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Il deputato Matteo Dell’Osso lascia M5S per Forza Italia: “Nessun impegno sui disabili”

Il deputato Matteo Dell’Osso lascia il Movimento 5 Stelle ed entra in Forza Italia. “Mi era stato chiesto di ritirare i miei emendamenti a tutela dei disabili per parere contrario insieme ad altri già respinti. Uno di questi è stato oggetto di contrattazione. Ho chiesto al gruppo M5s di firmare il mio emendamento, nulla di più, ma dai banchi del governo è stata data indicazione negativa”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il deputato Matteo Dell'Osso lascia il Movimento 5 Stelle ed entra in Forza Italia. In un'intervista concessa al quotidiano Il Giornale, l'ex pentastellato ha spiegato le motivazioni che l'hanno portato a prendere questa decisione. In sostanza, l'onorevole grillino, alla seconda legislatura con M5S, aveva proposto una serie di emendamenti alla legge di bilancio per la tutela dei disabili. Affetto da sclerosi multipla, Dell'Osso da sempre è sensibile al tema e dunque si è sempre impegnato in materia proponendo aumenti ai fondi destinati ai disabili e norme a tutela delle persone con disabilità. Gli emendamenti alla legge di bilancio proposti quest'anno, però, sono stati bocciati dal governo e questa circostanza ha scatenato la presa di posizione di Dall'Osso.

Perché lascia M5s? 
«Mi sono sentito solo, in parte tradito, umiliato. E mi sono sentito disabile. Mi hanno trattato male».

Solo nella battaglia per i disabili? 
«Gli amici mi hanno sostenuto ma gli onorevoli hanno pensato solo alla politica e non al bene comune».

Pensa che il malessere in M5s sia diffuso?
«Tutte le persone sensibili rispetto alla disabilità sono in difficoltà ma sono anche intimorite».

Che cosa è successo in Commissione Bilancio? 
«Mi era stato chiesto di ritirare i miei emendamenti a tutela dei disabili per parere contrario insieme ad altri già respinti. Uno di questi è stato oggetto di contrattazione. Ho chiesto al gruppo M5s di firmare il mio emendamento, nulla di più, ma dai banchi del governo è stata data indicazione negativa così ho deciso di proseguire grazie alla sottoscrizione di tutte le opposizioni. Poi a seguito del mio intervento e di un accorato appello l’emendamento è stato accantonato con parere favorevole. Ero in parte soddisfatto e felice per il risultato ottenuto proprio nella Giornata Internazionale della Disabilità. Ma nella seduta di martedì 4 quell’emendamento è stato bocciato. L’ho appreso dal verbale della seduta. Sono avvilito ma vado avanti lo stesso per i disabili».

Fonti del direttivo M5S hanno dichiarato all'agenzia di stampa Adnkronos che il Movimento non intende fare sconti al deputato che oggi ha annunciato l'adesione al partito di Silvio Berlusconi e che dunque verranno chiesti al deputato i 100.000 euro di penale sanciti dal regolamento interno al M5S. In caso di abbandono del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle e/o iscrizione ad altro gruppo parlamentare, infatti, il regolamento prevede "l'obbligo di pagare al MoVimento 5 Stelle, entro dieci giorni dalla data di accadimento di uno degli eventi sopra indicati, a titolo di penale, la somma di euro 100.000,00 quale indennizzo per gli oneri sopra indicati per l'elezione del parlamentare stesso".

"Sono molto deluso dalla decisione di Matteo Dall'Osso: abbiamo lottato insieme per 5 anni e oggi me lo ritrovo con Fi. Più che una questione politica è un problema umano, siamo scossi per l'affetto che nutriamo per lui. Nessuno di noi ha chiesto la penale. È la prima volta che accade: ma il tema non è questo, è perdere un collega", ha dichiarato il capogruppo M5S Francesco D'Uva.

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