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Grillo: “Non trattiamo su legge elettorale, Parlamento approvi nostra proposta e subito al voto”

Grillo indica la strada per un immediato ritorno alle urne: “La nostra proposta è semplice e sarà votata da tutti i nostri portavoce alla Camera e al Senato, i partiti che vogliono votare subito devono approvarla così come è, senza far perdere tempo ai cittadini”.
A cura di Redazione
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Dopo la calendarizzazione della discussione delle modifiche alla legge elettorale decisa dalla conferenza dei capigruppo della Camera, sembrava in discesa la strada della “collaborazione” tra le varie forze politiche per la riscrittura del sistema elettorale. La proposta porta infatti la firma del MoVimento 5 Stelle, ma la sua calendarizzazione è stata approvata anche dalla maggioranza, con l’avallo del Partito Democratico e dell’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi (che spinge per la fine anticipata della legislatura).

In realtà la questione rischia di complicarsi nuovamente, anche in considerazione dell’indisponibilità a qualsiasi modifica del testo espressa dal MoVimento 5 Stelle. A parlare è Beppe Grillo, con un post sul suo blog nel quale si legge:

La nostra proposta è semplice e sarà votata da tutti i nostri portavoce alla Camera e al Senato, i partiti che vogliono votare subito devono approvarla così come è, senza far perdere tempo ai cittadini.

La proposta prevede di applicare il Legalicum al Senato ossia: premio di maggioranza nazionale al 40% alla lista e non alla coalizione e soglia di sbarramento al 3% per le liste, le ammucchiate non sono previste. Il Legalicum per noi deve essere quello che esce dalla Consulta, perché è il bollino costituzionale imprescindibile. L'unica cosa che abbiamo eliminato sono i capilista bloccati, una scelta di democrazia su cui nessuno può eccepire. Se i partiti ci mettessero mano la renderebbero incostituzionale. Non esiste, per esempio, dare il premio alla coalizione e non alla lista: dovremmo chiedere alla Consulta se all'interno dell'impianto di legge sarebbe costituzionale e non abbiamo il tempo visto che la nostra priorità è votare subito con una legge che ha il requisito minimo della costituzionalità.

Il Parlamento potrebbe anticipare i tempi della discussione, al momento fissati per il 28 febbraio, ma il M5S è chiaro:

Non siamo disposti a sederci al tavolo per discutere di cambiamenti, la legge non è perfetta ma questo parlamento se la modificasse farebbe danni o lo farebbe per far arrivare i parlamentari a maturare la pensione dopo appena quattro anni e mezzo di lavoro.

Il Parlamento venga convocato subito in seduta permanente finché non si approva la legge: eviteremo altre leggi porcate e si darà più velocemente libertà di scelta agli elettori. Votate la proposta del MoVimento 5 Stelle e poi al voto. Il dado è tratto.

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