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Gemelli e l’intercettazione shock: “Borsellino andrebbe eliminata”

Il compagno dell’ex ministro Federica Guidi intercettato nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo petrolio parla con il commissario dell’autorità portuale di Augusta.
A cura di Antonio Palma
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"Quelli che utilizzano i cognomi dei martiri per fare carriera, fanno ancora più schifo degli altri… lei, la Borsellino, questa è gente che proprio andrebbe eliminata… ", così parlava in una telefonata intercettata Gianluca Gemelli, l'imprenditore accusato di aver sfruttato la sua relazione con l'ex ministro Federica Guidi per ottenere vantaggi nei propri affari, soprattutto nel settore petrolifero. Il colloquio è agli atti dell’inchiesta della Procura di Potenza che indagando sullo scandalo petrolio in Basilicata ha scoperto una sorta di comitato di affari di cui faceva parte il compagno dell'ex Ministro dello sviluppo economico. La telefonata, riportata da Repubblica e Corriere, risale al 5 maggio dell'anno scorso quando Gemelli è al telefono con Alberto Cozzo, commissario dell'autorità portuale di Augusta.

I due sembrano preoccupati per le designazioni dell’autorità portuale di Augusta dove Gemelli ha dei propri affari. In particolare sembrano impensieriti per un'interrogazione parlamentare sull'attività dell'Authority da parte di Claudio Fava, vicepresidente della commissione Antimafia, che potrebbe compromettere le nomine a loro gradite. "Fava è amico della Chinnici, sono tutti questi dell'Antimafia, il giro quello è…" dice Cozzo. Gemelli aggiunge: "Ah minchia, l'Antimafia praticamente, perché questi qua… guarda quelli che utilizzano i cognomi dei martiri per fare carriera, fanno ancora più schifo degli altri… lei, la Borsellino, questa è gente che proprio andrebbe eliminata… però dicono sono bravissime persone… e va bè, se lo dite voi…". Il riferimento ovviamente è a Lucia Borsellino, figlia del magistrato  ucciso dalla mafia il nel 1992 ed ex assessore regionale alla Salute in Sicilia.

Secondo gli investigatori, i due hanno interesse a mantenere lo stesso assetto al vertice dell'ente per consentire al compagno di Guidi  di sviluppare i propri interessi in uno dei principali porti industriali del Mediterraneo. Del resto il gruppo affaristico di cui faceva parte Gemelli al momento dell'intercettazione da tempo si muoveva  per far rinnovare Alberto Cozzo al vertice del Porto di Augusta. In queste manovre entra il nome di Graziano Delrio che in qualità di titolare del ministero delle Infrastrutture ha il compito di designare l’autorità portuale di Augusta. Per gli inquirenti Delrio sarebbe stato contattato dal vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello. Il Ministro Delrio dal suo canto ha smentito un coinvolgimento assicurando: "Ho letto da articoli di stampa che sono al centro degli interessi di un comitato d’affari che non conosco, da cui non ho mai ricevuto pressioni o condizionamenti e tantomeno ricatti ai quali evidentemente non mi sarei mai sottoposto".

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