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Storia di Jeanne: “Da tre anni provo a dimostrare di essere viva”. Ma per lo Stato francese è morta

Da più di tre anni per lo stato francese la signora Jeanne Pouchain è morta. A presentare denuncia di decesso una ex dipendente intenzionata ad intascare una serie di indennità sul lavoro: i giudici in maniera del tutto inaspettata ne certificano il decesso e da quel giorno la 58enne francese sta provando a riavere indietro la sua vita provando a superare una lunga serie di cavilli burocratici che sembrano insormontabili. “Non ho documenti di identità, niente assicurazione sanitaria, niente patente, non posso dimostrare alle banche che sono viva”, le parole di Jeanne.
A cura di Chiara Ammendola
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"Da tre anni lo stato francese mi considera morta ma io sono viva e vegeta e pretendo giustizia". Potrebbe essere riassunta così la controversa storia di Jeanne Pouchain, la donna francese che da tre anni sembra non esistere più, almeno sulla carta: il 10 novembre del 2017 infatti i giudici di Lione, città francese dove la donna è nata, hanno dichiarato Jeanne morta, di fatto senza alcun certificato che ne accertasse il decesso.

E così ora a distanza di più di tre anni da quel giorno la 58enne ha deciso di raccontare la sua storia e soprattutto di chiedere giustizia per ritornare a vivere e riottenere i diritti che le spettano. Ma facciamo un passo indietro, a quando Jeanne inizia una controversia legale con una sua dipendente che lavora nell'impresa di pulizie di cui è proprietaria. È quest'ultima a recarsi dalle autorità competenti richiedendo che venga certificata la morte di Jeanne Pouchain: l'obiettivo, secondo l'avvocato della 58enne, sarebbe quello di intascare una serie di indennità sul lavoro. Nonostante però non vi siano documenti che attestino l'effettivo decesso di Jeanne i giudici decidono di proseguire con l'iter burocratico, senza verifiche, attestandone la morte.

Una volta accortasi di quanto accaduto la 58enne vittima di questo folle tranello si è mossa affinché fosse accertato il fatto di essere viva e vegeta: ma a quanto pare l'iter burocratico non sembra essere così semplice e così Jeanne dopo più di tre anni per lo stato francese risulta essere ancora morta. "Non ho documenti di identità, niente assicurazione sanitaria, niente patente, non posso dimostrare alle banche che sono viva. Non sono nulla – le parole della donna – è tempo di dire basta. Se non combatto nessuno combatterà per me. La nonna di mio marito ha 102 anni, ha vissuto molte cose, incluso la guerra, ma dice di non aver mai vissuto nulla di così duro come me".

"È una storia folle – racconta il suo avvocato, Sylvain Cormier, intervistato dalla France Presse – non ci potevo credere. Non avrei mai pensato che un giudice potesse dichiarare morto qualcuno senza un certificato. Ma la querelante ha affermato che la signora Pouchain era morta, senza fornire alcuna prova e tutti le credettero. Nessuno ha controllato".

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