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Baltimora, ponte crolla dopo schianto con una nave cargo: sei persone ancora disperse, gli aggiornamenti

Gli aggiornamenti sul crollo del ponte Francis Scott Key a Baltimora, nel Maryland (USA): una nave portacontainer ha urtato il Francis Scott Key Bridge facendolo crollare e poi ha preso fuoco: diversi veicoli in acqua, tra cui un camion. Sei persone sono ancora disperse. I video condivisi sui social del momento dell’impatto.
A cura di Ida Artiaco
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Paura a Baltimora, Maryland, (USA), dove una nave portacontainer battente bandiera di Singapore ha urtato il Francis Scott Key Bridge facendolo crollare. Il ponte collassato in acqua, che fa parte dell'Interstate 695, era lungo 1,6 miglia, l’equivalente di 2,5 chilometri. Decine di auto coinvolte e persone in acqua.

Contrariamente a quanto dichiarato in precedenza dal segretario dei Trasporti del Maryland, che aveva annunciato almeno un morto, al momento non ci sarebbero vittime accertate nel crollo del ponte di Baltimora. Lo riferiscono i media statunitesi correggendo le loro precedenti notizie sul bilancio dell'incidente, che al momento è di 6 dispersi.

Si parla inoltre di "vari" veicoli, tra cui un camion, secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco alla BBC. Ma il bilancio è in aggiornamento. Due persone sono state tratte in salvo nel corso della mattinata italiana. Diversi utenti hanno pubblicato video su X di quello che dovrebbe essere il ponte crollato e la nave. È successo intorno all’1.30 di notte, ora locale, in Italia le 06.30 del mattino. Squadre di emergenza sono sul posto.

Matthew West, sottufficiale di prima classe della Guardia Costiera di Baltimora, ha spiegato alla stampa locale che la nave cargo che ha colpito il ponte batteva bandiera di Singapore, la Dali, che pare stesse lasciando Baltimora per dirigersi a Colombo, nello Sri Lanka. Il trasporto marittimo nel porto di Baltimora è stato "sospeso fino a nuovo ordine", come rendono noto le autorità e la Federal Aviation Administration degli Stati Uniti ha istituito una no-fly zone nell'area del crollo del ponte.

L'equipaggio ha lanciato un Sos prima dello schianto

L'equipaggio della nave aveva lanciato un ‘Sos' che potrebbe aver "salvato delle vite", ha detto il governatore del Maryland Wes Moore durante una conferenza stampa. Grazie al ‘mayday' le autorità hanno subito bloccato il traffico sul Francis Scott Key Bridge evitando così che ci fossero auto sul ponte al momento dell'incidente.

Le possibili cause del crollo del Ponte a Baltimora e la dinamica dell'incidente

Secondo una prima ricostruzione, l'imbarcazione si sarebbe schiantata contro il ponte, prendendo fuoco prima di affondare e facendo cadere diversi veicoli nel fiume Patapsco sottostante. Tutto l'equipaggio a bordo della nave sarebbe stato rintracciato e sono illesi. Lo ha reso noto la società armatoriale. A bordo della nave c'erano due comandanti. La causa della collisione deve essere ancora determinata e i proprietari stanno collaborando con le autorità, secondo una dichiarazione resa al New York Times.

La Abc, citando la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, riporta che il cargo che ha provocato il crollo del ponte di Baltimora aveva "perso propulsione" mentre lasciava il porto e aveva avvertito le autorità che stava perdendo il controllo. "La nave aveva informato il ministero dei Trasporti del Maryland di aver perso il controllo e che una collisione col ponte era possibile", ha precisato la rete tv.

Il portavoce dei vigili del fuoco di Baltimora, Kevin Cartwright ha descritto il crollo del ponte Francis Scott Key definendolo della categoria "evento di perdite di massa". Cartright ha affermato che le sue forze si stanno concentrando a salvare chi si trova in acqua, che ha attualmente una temperatura di 9 gradi centigradi secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration. Il rischio per chi è caduto ed è sopravvissuto è l'ipotermia. Inoltre, una larga chiazza di carburante diesel sarebbe stata segnalata nel fiume dopo l'incidente.

Il commissario di polizia di Baltimora Richard Worley ha dichiarato che non vi è "assolutamente alcuna indicazione" che l'incidente sia stato intenzionale o legato al terrorismo. "La nostra intelligence sta lavorando con l'FBI e altre agenzie federali e statali per ottenere tutte le informazioni di cui disponiamo", ha aggiunto.

Inoltre, la nave portacontainer che nella notte ha urtato il ponte di Baltimora è stata coinvolta già in una collisione nel 2016 ad Anversa, in Belgio, secondo quanto emerge dal sito web di monitoraggio delle navi Vessel Finder e dall'archivio degli incidenti marittimi Shipwrecklog, come riporta il Guardian. In quell'occasione la prua della nave urtò il lato della banchina mentre lasciava il porto, danneggiando in modo significativo diversi metri dello scafo.

"Pregate per le persone colpite"

L'Autorità dei trasporti del Maryland ha dichiarato su X intorno alle 2 del mattino che tutte le corsie del ponte sono state chiuse in entrambe le direzioni per un "incidente", senza specificare cosa sia successo. Il traffico è stato deviato, ha aggiunto il dipartimento. Sul posto anche il sindaco di Baltimora, Brandon Scott.

"Pregate per le persone colpite", ha invece commentato sempre su X Johnny Olszewski, capo della contea. Il governatore del Maryland, Wes Moore, ha dichiarato lo stato di emergenza. Anche la Casa Bianca ha fatto sapere di seguire "da vicino la situazione" dopo il crollo del ponte di Baltimora. "Alti funzionari della Casa Bianca sono in contatto con il governatore e il sindaco per offrire tutta l'assistenza federale necessaria", si legge in una dichiarazione.

Costruito nel 1977, il ponte viene chiamato anche Key Bridge e prende il nome dal compositore dell'inno americano. Secondo la National Steel Bridge Alliance, è uno dei ponti a trave reticolare continui più lunghi al mondo.

Biden: "Al ponte di Baltimora un terribile incidente"

Anche il presidente Biden ha confermato che non ci sono indicazioni di atti intenzionali. "Dai primi accertamenti risulta un terribile incidente, non ci sono indicazioni di atti intenzionali": ha detto Biden aggiungendo che il governo federale coprirà gli interi costi di ricostruzione.

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