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Covid 19

Perché la Cina insiste coi lockdown e la strategia Zero Covid, spiegato da Xi Jinping

“Dobbiamo continuare ad aderire fermamente alla politica zero-Covid” ha avvertito il presidente cinese Xi Jinping dopo le pesanti critiche per i lockdown mentre il resto del mondo ormai ha riaperto tutto.
A cura di Antonio Palma
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Xi Jinping (Immagine da Twitter - Global Times).
Xi Jinping
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Nonostante critiche diffuse e non usuali in un Paese dove l’opposizione politica non esiste, le autorità della Cina non intendono fare nessun passo indietro sulla politica covid zero che ha indotto a nuovi lockdown diffusi mentre il resto del mondo ormai ha riaperto tutto. Dopo le misure di confinamento scattate a Shangai, l’allarme si è esteso anche a Pechino con la chiusura di decine di fermate della metropolitana stop ad attività e blocco di singoli complessi residenziali, oltre a test a tappeto. Il tutto per onorare la parola d’ordine zero covid su cui non si torna indietro. “La nostra a risposta alla pandemia covid è stata "scientifica ed efficace" e “dobbiamo continuare ad aderire fermamente alla politica generale zero-Covid" ha avvertito infatti nelle scorse ore il presidente cinese Xi Jinping parlando con i più alti funzionari del Politburo.

"Abbiamo vinto la battaglia per difendere Wuhan e saremo sicuramente in grado di vincere la battaglia per difendere Shanghai", ha detto il leader cinese nel suo discorso al comitato permanente del Politburo, il più alto organo decisionale della Cina. Un chiaro messaggio a chi in questi giorni ha criticato la scelta di continuare la politica covid zero che sta mettendo in grosse difficoltà l’economia locale soprattutto in una metropoli finanziaria come Shangai. "Lotteremo risolutamente contro tutte le parole e i fatti che distorcono, dubitano e negano le nostre politiche di prevenzione delle epidemie" ha sottolineato Xi Jinping avvertendo dunque che non saranno tollerate altre contestazioni e uscite pubbliche su questo tema che vanno contro le decisioni della direzione centrale del partito comunista cinese.

Xi Jinping non ha risparmiato critiche ai dirigenti locali dopo che il lockdown a Shanghai ha innescato una grave crisi con carenza di cibo per i 25 milioni di residenti e importanti impatti economici. Il presidente cinese ha parlato infatti di problemi di comprensione, preparazione inadeguata e lavoro inadeguato” oltre a incapacità di “superare risolutamente le idee di disprezzo, indifferenza e ipocrisia”. Venerdì la Cina ha riportato 4.696 casi, di cui 4.269 a Shanghai e 70 a Pechino. La provincia di Henan, dove la capitale Zhengzhou è appena entrata in lockdown, ne ha registrati 79. Gli economisti hanno previsto un peggioramento sostanziale dell'economia se i blocchi in stile Shanghai continueranno ancora a lungo

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