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“Lukashenko sparito dal 9 maggio, forse è malato”: giallo sulle condizioni del presidente bielorusso

È giallo sulle condizioni di salute del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che ieri a Minsk ha disertato le celebrazioni per la Festa della Bandiera per la prima volta in 29 anni. La sua ultima apparizione pubblica risale al 9 maggio.
A cura di Ida Artiaco
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Che fine ha fatto Alexander Lukashenko? Un piccolo giallo sta montando sulle condizioni del presidente bielorusso dopo che ieri ha disertato un evento a Minsk in occasione della celebrazioni della famosa Festa della Bandiera. È la prima volta che succede in 29 anni. Il che ha alimentato una serie di speculazioni circa le sue condizioni di salute.

Ieri il suo primo ministro ha letto un messaggio a suo nome, ma del presidente nessuna traccia. Secondo la Dpa, da diversi giorni la televisione di Stato non trasmette immagini del presidente, anche se in occasione della cerimonia è stato letto il suo messaggio.

Inoltre, pare che la scorsa settimana abbia lasciato Mosca subito subito dopo la parata del 9 maggio, saltando il pranzo con l'amico e alleato Vladimir Putin. È apparso in quell'occasione visibilmente stanco e con la mano destra fasciata.

È stato visto l'ultima volta in pubblico mentre deponeva fiori a Minsk durante le celebrazioni del Giorno della Vittoria in Bielorussia sempre il 9 maggio, poche ore dopo il ritorno dalla capitale russa.

A lanciare indiscrezioni sul fatto che Lukashenko, 68 anni, sia "gravemente malato" è stato il politico dell'opposizione Pavel Latushko, che vive in esilio in Europa. Un canale Telegram dell'opposizione ha riferito poi che sabato sera Lukashenko avrebbe visitato un centro medico presidenziale appena fuori Minsk, ma questa informazione non è stata verificata in modo indipendente. L'ufficio del presidente finora non ha rilasciato commenti sulla questione.

Spesso descritto in Occidente come l'ultimo dittatore d'Europa, Lukashenko governa la Bielorussia dal 1994, sopprimendo ogni dissenso. Nel 2020 è stato proclamato vincitore delle elezioni presidenziali, definite dall'opposizione come una farsa. Ma il presidente è rimasto al potere col sostegno della Russia, a cui ha offerto appoggio nell'ambito della guerra in Ucraina.

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