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Huawei, concessa libertà su cauzione a Meng Wanzhou: deve pagare 7,5 milioni di dollari

Il Canada ha concesso a “Lady Huwaei” la libertà su cauzione. Meng Wanzhou, responsabile finanziario del colosso delle telecomunicazioni cinese e figlia del suo fondatore, dovrà restare nell’area di Vancouver, consegnare il passaporto e indossare un dispositivo gps. Il giudice ha imposto una cauzione di circa 7,5 milioni di dollari.
A cura di Susanna Picone
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Il Canada ha concesso a Meng Wanzhou, responsabile finanziario del colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei e figlia del suo fondatore, la libertà su cauzione. Secondo quanto riportano i media americani il giudice ha fissato in 10 milioni di dollari canadesi  (ovvero 7,5 milioni di dollari americani) la somma da pagare ordinando a lady Huawei di restare nell'area di Vancouver, consegnare il passaporto e indossare un dispositivo gps per controllare i suoi spostamenti. Meng Wanzhou dovrà anche farsi carico dei costi per la sua sicurezza. La decisione delle autorità canadesi è arrivata al termine di una due giorni di udienze e dopo aver ascoltato ex colleghi e amici della donna. Lady Huawei, quarantasei anni, è stata arrestata all’inizio di dicembre in Canada su richiesta delle autorità americane, mentre era a Vancouver e si stava per imbarcare su un volo per il Messico. La figlia del fondatore del colosso delle telecomunicazioni cinese è accusata di aver violato le sanzioni americane nei confronti dell'Iran.

Il presidente americano Trump: “Intervengo su Huawei se aiuta accordo con Cina” – Il presidente americano Donald Trump ha fatto sapere di non escludere di intervenire sul caso. Trump ha spiegato infatti che potrebbe considerare un suo “interessamento” se fosse utile per motivi di sicurezza nazionale e per facilitare un accordo commerciale con la Cina. Alla domanda se fosse disposto a intervenire con il Dipartimento di Giustizia sul caso di Meng Wanzhou, l’inquilino della Casa Bianca ha dichiarato: “Qualsiasi cosa è positiva per il Paese. Interverrei sicuramente se lo ritenessi necessario”.

Le proteste della Cina – La Cina aveva accusato il Canada di aver violato un accordo bilaterale per il mancato avviso tempestivo dell'arresto di Meng Wanzhou. “Secondo il protocollo consolare Cina-Canada, se un cittadino cinese è arrestato dal governo canadese, questi lo deve notificare tempestivamente all'ambasciata cinese”, così il portavoce del ministero degli Esteri, Lu Kang, secondo cui il governo canadese non lo ha fatto. Dopo che Meng Wanzhou aveva chiesto di essere rilasciata per motivi di salute, il quotidiano statale cinese Global Times aveva scritto che “sembra che la struttura detentiva canadese non le stia garantendo le cure necessarie”. “Crediamo che questo sia disumano e violi i suoi diritti umani”, aveva commentato un portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lu Kang.

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