Imu 2025, oggi scade la prima rata: chi deve pagare e come si calcola l’importo dell’acconto

L'acconto Imu 2025 scade oggi, lunedì 16 giugno. È l'ultimo giorno per effettuare il pagamento dell'Imposta municipale sugli immobili, per i proprietari di seconde case oppure di immobili di lusso. Sono esenti le abitazioni principali che non rientrano nelle categorie catastali di lusso (A1, A8 e A9) per le quali l'imposta ha una detrazione da 200 euro. L'Imu si calcola sulla base delle delibere comunali valide per il 2024, e il versamento si può effettuare con modello F24, con bollettino postale o anche con PagoPA.
Chi deve pagare l'Imu e chi è esente
Deve pagare l'Imu chi è proprietario di un immobile diverso dalla sua prima casa. Non si tratta solamente di edifici, ma anche di terreni, capannoni, aree fabbricabili o fabbricati.
L'esenzione principale riguarda la prima casa. Bisogna pagare l'Imu solamente sulle seconde case (o terze, o quarte e così via), mentre gli edifici utilizzati come abitazione principale sono esclusi, e questo vale anche per le loro pertinenze. Questa esenzione non si applica solo in un caso. Se si tratta di un immobile di lusso – ovvero che ricade in una delle categorie catastali A1, A8 o A9, che indicano rispettivamente case signorili, ville o castelli – l'imposta va versata comunque, ma con una detrazione da 200 euro.
Sono esenti anche gli edifici delle cooperative usati come residenze universitarie, le case familiari che vengono assegnate a un figlio dal genitore affidatario, e anche le case di proprietà di membri delle forze armate, forze di polizia o vigili del fuoco (al massimo una casa a testa), se non sono date in affitto. In più non devono versare l'Imu gli immobili a uso culturale come biblioteche e musei, e nemmeno gli edifici di culto né quelli di proprietà del Vaticano.
Come si calcola l'imposta municipale
Per calcolare in modo indicativo l'Imu bisogna conoscere la rendita catastale dell'immobile o terreno in questione. Questa va poi aumentata del 5%. E la cifra ottenuta va moltiplicata per il coefficiente catastale, che è deciso dal Comune. Per la rata in scadenza oggi, 16 giugno 2025, si applicano i coefficienti in vigore nel 2024. L'elenco dei coefficienti è disponibile sul sito del dipartimento delle Finanze che raccoglie tutte le delibere comunali. La seconda rata, o saldo, che si dovrà versare entro dicembre terrà invece conto delle modifiche effettuate da parte dei vari Comuni ai coefficienti per il 2025.
Come fare il pagamento e cosa succede in caso di ritardo
Per il versamento dell'Imu si può procedere in tre modi. Con modello F24, se si inseriscono i codici tributo legati al tipo di immobile. Oppure con un bollettino postale, che si può ottenere gratuitamente alle Poste, con il numero di conto corrente 1008857615 e intestato a Pagamento Imu. O, infine, si può versare la somma dovuta con PagoPA, la piattaforma online della pubblica amministrazione.
Come sempre, entro oggi 16 giugno va versata la prima rata, oppure l'acconto dell'Imu. La seconda rata, o l'eventuale saldo, andrà poi pagato entro il 16 dicembre 2025. Chi non rispetta la scadenza fissata oggi potrà mettersi in regola ma dovrà farlo con il ravvedimento operoso. Recupererà la somma dovuta, con interessi e sanzioni ridotti.