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Emergenza clima in Giappone: ombrelli gratis ai bambini contro il caldo torrido

A Kumagaya le autorità consegneranno degli speciali ombrelli anti-calore ai bambini delle scuole primarie. Il Paese ha vissuto un’estate di caldo record.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Fonte: gettyimages

Le autorità della città di Kumagaya, situata nella prefettura di Saitama a circa 60 chilometri a nord-ovest di Tokyo, hanno deciso di consegnare ai circa 9mila di bambini delle scuole primarie degli ombrelli speciali per proteggersi dal sole battente. Strumenti da utilizzare durante il tragitto per andare a scuola. È quanto riporta il quotidiano giapponese Mainichi Shimbun.

L'iniziativa arriva dopo quella lanciata da Rei Uzawa, un produttore di abiti giapponese di Tokyo che, grazie alla collaborazione di alcuni veterinari locali, aveva ideato dei ventagli indossabili per cani e gatti. Uzawa avuto l'idea dopo aver visto il suo chihuahua del tutto esausto al termine di una passeggiata.

Si tratta di due eventi curiosi, a loro modo simbolici, che ben fotografano l'estate che ha appena vissuto il Giappone: una delle più devastanti, caratterizzata da ondate di calore mai registrate nella storia del Paese, capace di causare il ricovero oltre 15mila persone per ipertemia e spossatezza soltanto nel mese di giugno.

Da giorni le colonnine del mercurio a Kumagaya si aggirano intorno ai 35°. La città è considerata al momento la più calda di tutto il Giappone per via del Föhn, il vento caldo e secco che sta soffiando forte su Tokyo e i centri abitati circostanti.

Sempre secondo il Mainichi Shimbun, gli ombrelli dati in dotazione alle famiglie interessate a Kumagaya sono costituiti da una fibra di vetro, hanno il logo della città stampato sopra, pesano circa 336 grammi l'uno e sarebbero pensati per proteggere i portatori dai raggi solari e dalla pioggia al tempo stesso.

Secondo le autorità giapponesi, inoltre, gli speciali ombrelli avrebbero anche la scopo di favorire il distanziamento sociale tra i bambini in prossimità degli edifici scolastici, necessario per ridurre i rischi di contagio da Coronavirus.

I funzionari governativi speravano di distribuirli prima dell'inizio delle vacanze scolastiche estive, posticipate proprio a causa della pandemia. La consegna dei dispositivi è slittata dunque alla prossima settimana.

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