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Covid 19

Congo, Tanzania, Ciad: quali sono i Paesi del mondo che hanno fatto meno vaccini (e non per scelta)

Mentre nelle nazioni più ricche continua la campagna di vaccinazione in quelli poveri la situazione è ben diversa. Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, Tanzania, Ciad, Madagascar e Turkmenistan hanno meno dell’1% della popolazione vaccinata. Il pericolo che dall’Africa emergano nuove varianti più pericolose è concreto.
A cura di Davide Falcioni
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In Repubblica Democratica del Congo solo lo 0,1% della popolazione ha ricevuto una dose di vaccino contro il Covid-19; in Tanzania questo dato "sale" allo 0,57%, mentre per Ciad e Sud Sudan è pari allo 0,7%. In Yemen, paese da sette anni alle prese con una guerra che ha causato decine di migliaia di morti, la quota di vaccinati è appena dell'1%. Mentre nei paesi ad alto reddito la campagna di vaccinazione continua a ritmo spedito, nella stragrande maggioranza dei paesi poveri la situazione è ben diversa e in alcuni casi – come avviene ad esempio in Africa – l'aggettivo più indicato è "drammatica". Secondo Our World in Data, infatti, "solo il 2,3% delle persone nei paesi a basso reddito ha ricevuto almeno una dose", percentuale che come però abbiamo visto è molto inferiore in alcune nazioni. Nel frattempo, però, gli Stati più avanzati non solo hanno già cominciato la somministrazione delle terze dosi, ma centinaia di milioni di dosi si lasciano scadere e vengono gettate prima ancora di essere donate.

Il rischio che dai paesi con pochi vaccinati emergano nuove varianti

Secondo Vittorio Agnoletto, docente di Globalizzazione e Politiche della Salute all’Università degli Studi di Milano e portavoce italiano della campagna europea No Profit on Pandemic, "quello che stiamo praticando non solo è un ‘apartheid vaccinale', ma è un vero e proprio genocidio, una dichiarazione di guerra ai paesi più poveri del mondo". A dimostrarlo sono i dati:  Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, Tanzania, Ciad, Madagascar e Turkmenistan hanno meno dell'1% della popolazione vaccinata. Non va molto meglio in Yemen, Burkina Faso, Papua Nuova Guinea, Camerun, Sudan, Mali, Somalia, Niger e Benin dove la percentuale non raggiunge il 2%. È tutto il continente africano, eccezion fatta per il Marocco, ad essere però ben lontano dall'aver immunizzato la metà della popolazione, con numeri preoccupanti anche in Russia, Pakistan, Nepal, Messico, Venezuela e Bolivia. Come ha ripetutamente spiegato Amref la solidarietà internazionale sul tema dei vaccini non è solo un tema etico, ma anche sanitario: "Nel mondo attuale le interconnessioni tra i vari Paesi sono molto intense. È quindi probabile che una malattia fortemente infettiva come è la Covid-19 possa continuare a diffondersi da un Paese all’altro. Inoltre, se in alcuni Paesi ci sono molti casi di Covid-19 è probabile che possano insorgere nuove varianti che si possono diffondere anche nei paesi che sono riusciti a bloccare la pandemia".

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