620 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Compie 17 anni e violenta una ragazza, poi le sfonda la testa con una lastra di cemento

L’adolescente aveva aggredito la donna in un parco di Leicester, in Regno Unito, dopo aver festeggiato il suo diciassettesimo compleanno. Ora Charlie Parker è stato condannato: ergastolo. Ma quasi certamente uscirà di galera prima della fine della sua vita.
A cura di B. C.
620 CONDIVISIONI
Immagine

Ha violentato una ragazza di circa 20 anni nel giorno in cui aveva compiuto 17 anni, per poi colpirla con una lastra di cemento e lasciarla moribonda in strada, nei pressi di Victoria Park, nel centro di Leicester, in quello che gli inquirenti hanno definito un atto di "ferocia animalesca". Charlie Pearce è stato condannato all’ergastolo, anche se è molto probabile che uscirà dal carcere prima della fine della sua vita, come fanno intuire i media britannici. Il 17enne ha negato l’accusa di tentato omicidio, ma ha ammesso due capi di accusa di stupro, uno relativo a gravi lesioni e un altro in merito al furto della borsetta della sua vittima. A seguito di un processo presso la Corte di Leicester, è stato riconosciuto colpevole per aver lasciato la giovane (che per motivi di sicurezza non può essere identificata) con la vita "appesa a un filo".

In una dichiarazione fortemente emotiva letta all'Old Bailey, la vittima ha detto: "Non ricordo di aver urlato quando sono stato aggredito, anche se sono consapevole che le urla sono state segnalate alla polizia da varie persone quella notte. Ma il fatto che le mie urla non hanno impedito al mio aggressore di causarmi ulteriori danni, mi terrorizza tutt’ora. Potrebbe accadere ancora” dice la giovane. "I sei mesi che sono trascorsi da quando sono stata dimessa dall'ospedale sono un periodo di tempo che non potrò mai essermi restituito. Quella sera mi viene in mente quotidianamente – spesso più volte al giorno – il trauma che il mio corpo e la mia mente hanno subito è qualcosa non posso descrivere” aggiunge. La vittima si era svegliata dal coma diverse settimane dopo l’attacco, ignara di quello che era successo. "Sono mentalmente segnata e cicatrizzata fisicamente. Ho avuto pensieri suicidi – ammette – perché sentivo di non poter sopportare l’idea di vivere con la consapevolezza di quanto mi era successo”.

620 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views