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Londra, bimbo di 7 anni tocca le luci nella birreria e muore folgorato: proprietario condannato

Si è chiuso in questi giorni il processo nei confronti di David Bearman, 73 anni, proprietario del King Harold di Romford, a est di Londra, per la tragedia avvenuta nel settembre del 2018 nella quale ha perso la vita il piccolo Harvey Tyrrell. L’uomo è stato condannato per omicidio colposo aggravato dalla negligenza.
A cura di Biagio Chiariello
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Il proprietario di un pub britannico è stato condannato a nove anni per l'omicidio colposo di un bambino di 7 anni che è rimasto folgorato mentre giocava nella birreria all'aperto. Il piccolo Harvey Tyrrell ha subito uno shock fatale al King Harold di Romford, a est di Londra, quando ha toccato le luci esterne mal installate nel pomeriggio dell'11 settembre 2018. La sentenza nei confronti del titolare, David Bearman, 73 anni, di Hornchurch nell'Essex è arrivata oggi presso la Corte di  Snaresbrook Crown Court dopo che l'uomo si è dichiarato colpevole di omicidio colposo aggravato da negligenza. "Questo pub è stato una vergogna. E come è stato detto riassume, a mio avviso, una bomba a orologeria in attesa di esplodere" ha detto il giudice Martyn Zeidman. L'elettricista che ha detto di aver installato l'illuminazione, il cognato 74enne di Bearman, Colin Naylor, è stato condannato ad un anno dopo è stato ritenuto colpevole di non aver assolto un dovere ai sensi della legge sulla salute e sicurezza sul lavoro. Naylor, di Rayleigh nell'Essex, è stato assolto dall'accusa di omicidio colposo aggravato da negligenza.

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Il ricordo dei genitori

"Ci sentiamo come se la vita non fosse giusta. Non possiamo descrivere quanto ci manca nostro figlio. Le nostre vite non saranno più le stesse", sono state le parole dei genitori della vittima, Harvey Lewis Tyrrell e Danielle Jones, lette in una dichiarazione in tribunale. "Siamo così orgogliosi di Harvey. Ha avuto un tale effetto su così tante persone. Suppongo che dipenda da noi e dal nostro rapporto con lui". La signora Jones ha detto che il dolore della sua morte non è diminuito dopo due anni e mezzo, aggiungendo: " Sta diventando più difficile, tanto che non so dove andrò a finire". "A volte ci sono giorni in cui piango, non voglio alzarmi dal letto, mi viene letteralmente da urlare", ha detto ancora la donna.

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