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Baghdad, attacco simultaneo: missili colpiscono base Usa e zona ambasciata

Due missili sono stati lanciati contro una base Usa e nelle vicinanze dell’ambasciata statunitense a Baghdad. Uno dei due missili sarebbe stato lanciato sulla strada che conduce all’ambasciata statunitense, nella zona verde di Baghdad, dove risiedono anche moltissimi cittadini occidentali. Non si registrano, al momento, feriti.
A cura di Davide Falcioni
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L'ambasciata statunitense, che sorge nella "zona verde" di Baghdad, è stata presa di mira dal lancio di un missile, che ha colpito la strada che porta all'edificio. L'esplosione avrebbe bloccato la strada che portava una missione diplomatica americana nell'edificio diplomatico. Un altro missile sarebbe stato lanciato verso una base Usa, quella di Balad, 64 km a nord di Baghdad. Infine un altro missile ha colpito un'abitazione causando cinque feriti.

L'Ambasciata degli Stati Uniti in Iraq si trova all'interno della cosiddetta "zona verde", la parte super controllata di Baghdad nella quale si muovono e risiedono molti cittadini occidentali, e nella quale sorgono anche le principali sedi diplomatiche. Nella stessa zona si trovano anche gli uffici del governo iracheno. Secondo quanto riportano fonti della sicurezza irachena a Sky News, sarebbero due i missili Katyusha che hanno colpito la zona nelle vicinanze dell'ambasciata statunitense a Baghdad e una base Usa.

Stando alle prime informazioni, non ci sarebbero danni riportati all'edificio dell'ambasciata statunitense e non ci sarebbero feriti, stando a quanto affermano le forze di polizia irachene. Il secondo razzo avrebbe invece preso di mira una base – quella di Balad – in cui sono presenti le forze Usa. Al momento non ci sono notizie di feriti, anche se si hanno poche conferme, per il momento, soprattutto sul razzo che ha colpito la base Usa.

Un altro missile, probabilmente diretto verso la zona dell'ambasciata Usa, avrebbe colpito una casa causando il ferimento di cinque persone.

Il precedente: i missili sulla base di Kirkuk

Le esplosioni a Baghdad hanno dei precedenti recenti in Iraq, come quello del venerdì dopo Natale, quando a essere colpita fu una base di Kirkuk, città al nord del Paese. Secondo quanto riportato in quell'occasione dalle autorità statunitensi erano stati circa 30 i razzi sparati dopo il tramonto: nove sarebbero atterrati all'interno della struttura.

Gli ufficiali americani hanno dato la responsabilità di quell'azione a Kataib Hezbollah, una milizia interna che – secondo l'accusa statunitense – riceverebbero finanziamenti dall'Iran. In quell'occasione rimasero feriti tre soldati Usa e due agenti federali iracheni, mentre un interprete statunitense sarebbe stato ucciso, ma la sua identità non è stata resa nota.

L'avvertimento di Hezbollah: state lontani da basi Usa

Proprio da Kataib Hezbollah, le brigate irachene di Hezbollah, hanno allertato le forze di sicurezza del Paese chiedendo loro, con un vero e proprio avvertimento, di tenersi lontani "dalle basi Usa", mantenendo una distanza di almeno un chilometro. Un'allerta che vale "a partire dalla serata odierna", secondo quanto riportano i media locali.

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