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Argentina, bimba di 10 anni violentata dal fratello 15enne: resta incinta

I fatti sono avvenuti a Posadas, capoluogo della provincia argentina di Misiones. Il piccolo che nascerà sarà affidato alla nonna, mentre il 15enne è stato allontanato momentaneamente dalla famiglia in questa fase di indagini e affidato a una zia.
A cura di Biagio Chiariello
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Lamentava forti dolori addominali, così una bambina di 10 anni è stata portata all'ospedale pediatrico di Posadas, capoluogo della provincia argentina di Misiones. Dopo gli accertamenti, i medici hanno riscontrato era incinta di 28 settimane. È stata la madre della piccola a rivelare cosa era accaduta: era stata violentata da suo fratello, cinque anni più grande. I fatti, come si legge sui media locali, sono avvenuti una decina di giorni fa. Già avviata un'indagine giudiziaria per "violenza carnale aggravata" e, come confermato dal sito Misiones Online, l'adolescente è stato allontanato dal famiglia e affidato ad una zia. Nel frattempo, le autorità ospedaliere hanno stabilito che, dato lo stato avanzato di gravidanza, la bambina non potrà abortire.

"Il 4 novembre 2019, una paziente di 10 anni è stata ricoverata all'ospedale materno e neonatale con una diagnosi di 28 settimane di gravidanza adolescenziale, asma cronico e infezione del tratto urinario", ha riferito l'ospedale venerdì attraverso un comunicato diffuso dal Ministero della sanità pubblica della provincia di Misiones. Da parte sua, la direttrice del centro Infancia del Ministerio de Desarrollo Social provinciale, Ana María Pereira, ha dichiarato che il suo ufficio era a conoscenza della situazione e ha spiegato: "La denuncia è stata fatta e ora stiamo monitorando la paziente. Sono stata un’assistente sociale per molti anni e siamo davvero scioccati perché è molto piccola. È la più piccola paziente che abbiamo dovuto trattare. Daremo supporto psicologico alla famiglia ", ha detto ai media locali. "Cercheremo di rafforzare il legame con la futura nonna per far sì che diventi l'adulto responsabile per il nascituro. La bambina deve riprendere la sua vita scolastica al più presto", ha concluso Pereira.

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