Orrore in asilo: bimba di 9 mesi legata a faccia in giù, resta soffocata. Condannata responsabile

La condanna a 14 anni di carcere per omicidio colposo inflitta a Kate Roughley, ex vice responsabile dell’asilo Tiny Toes di Cheadle Hulme, Stockport, segna un importante passo di giustizia dopo la tragica morte della piccola Genevieve. La bimba di soli nove mesi perse la vita in circostanze drammatiche, soffocata mentre era stata legata a faccia in giù a un cuscino per oltre un’ora e mezza, con le sue disperate richieste di aiuto ignorate dal personale della struttura per infanti.
Quel giorno, nel luogo che avrebbe dovuto essere il più sicuro per una bambina così piccola, il disastro si è consumato nell’indifferenza: Genevieve era stata lasciata in condizioni inaccettabili, mentre Roughley e una collega erano responsabili della cura di undici neonati. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, fondamentali per il processo, hanno rivelato una realtà agghiacciante, smentendo le dichiarazioni della stessa Roughley che sosteneva di aver controllato la bambina regolarmente.
Il video mostrava la donna mentre maneggiava la piccola con impazienza, pronunciando parole sprezzanti come “vile” e cantilenando in modo irrispettoso mentre Genevieve piangeva, una testimonianza straziante di negligenza e crudeltà. Grazie a queste immagini, è stata condannata anche Rebecca Gregory, una collega di Roughley, per la grave negligenza verso altri quattro bambini.
I genitori di Genevieve, profondamente segnati dalla drammatica perdita, hanno voluto sottolineare come senza le telecamere di sorveglianza, la verità sarebbe rimasta nascosta, e la giustizia impossibile. Ora chiedono che l’installazione di sistemi di videosorveglianza diventi obbligatoria in tutte le strutture per l’infanzia, per proteggere i bambini da abusi e negligenze simili.
Questa tragica vicenda ha acceso i riflettori anche sulle lacune più ampie nel sistema di controllo degli asili in Inghilterra. Attualmente, l’ente regolatore Ofsted effettua ispezioni troppo rare, ogni sei anni circa, troppo poco per garantire la sicurezza di strutture che accolgono bambini così piccoli e vulnerabili. I genitori di Genevieve chiedono ispezioni più frequenti, anche a sorpresa, e un rafforzamento delle norme sulla sicurezza.
I dati recenti mostrano un aumento preoccupante degli incidenti gravi negli asili inglesi, con quasi 20.000 segnalazioni negli ultimi cinque anni, un incremento del 40% rispetto al periodo precedente. Parallelamente, le cause legali per danni ai bambini in queste strutture sono decuplicate in un decennio.

Per Katie Wheeler, madre di Genevieve, il dolore per la perdita della figlia è immenso, e la sua battaglia è ora rivolta a evitare che tragedie simili possano ripetersi. “Il sistema – ha detto – fallisce i genitori e i bambini. Serve un cambiamento urgente: non si può aspettare anni per scoprire cosa succede davvero dentro un asilo.”
La morte di Genevieve ha già spinto a nuove azioni: il governo ha annunciato misure per migliorare la sicurezza negli asili, con controlli più rigidi su assunzioni e procedure di segnalazione. Tuttavia, la famiglia Meehan e le associazioni di tutela dell’infanzia insistono perché si faccia ancora di più, anche in termini di legislazione che proibisca pratiche di sonno pericolose, come quella che ha portato alla morte della loro bambina.