Angel ed Edier, i 2 leader contadini uccisi da paramilitari in Colombia: 140 ammazzati solo nel 2020
Non c'è nessuna quarantena che possa fermare le bande criminali in Colombia, dove nei giorni scorsi altri due attivisti sono stati barbaramente uccisi a colpi d'arma da fuoco nel Paese sudamericano solo perché difendevano i diritti dei più deboli contro la prepotenza di signori dei cartelli della droga. Con le due nuove vittime il drammatico bilancio dei morti tra gli attivisti colombiani sale a 140: dati da vera e propria guerra dove a farne le spese sono i civili inermi. La situazione è ancora più preoccupante se si considera che, secondo l'Istituto di studi per lo sviluppo e la pace (Indepaz), 54 di loro sono stati ammazzati in pieno lockdown obbligatorio, misura anti coronavirus varata il 25 marzo scorso.
Gli ultimi due attivisti a cadere sotto i colpi dei paramilitari sono Edier Adán Lopera, leader contadino e membro di un ‘Comitato di conciliazione' del municipio di Tarazá, nel dipartimento di Antioquia, e Carmen Angel Angarita, presidente della Giunta di azione comunale di El Hoyo, nel Norte de Santander. Due nomi noti nelle loro comunità per il loro impegno a favore degli altri. Lopera da tempo si batteva per un programma di sostituzione delle coltivazioni di coca in Colombia e per questo è stato preso di mira una settima fa . Per affermare la loro supremazia, i membri del gruppo paramilitare autore dell'assassinio, hanno anche impedito a famigliari, amici ed autorità di recuperarne il cadavere. Secondo l'Associazione dei contadini del Bajo Cauca, in questo modo i paramilitari "hanno voluto impartire una lezione ed inviare un forte messaggio criminale di potere e terrore per tutta la regione".
Carmen Ángel Angarita è stato raggiunto e ucciso martedì mentre era tra i suoi campi a coltivare la terra nell'area rurale di Convencion, nella regione di Catatumbo. Nella stessa zona nel gennaio scorso fu assassinato una altro leader delle battaglie sociali, Fernando Quintero, la cui morte ha sollevato anche le proteste dell'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani che ha chiesto alle autorità un'indagine per chiarire i fatti.
