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Emergenza Rifiuti a Napoli? Berlusconi: “La risolvo io”

La monnezza continua ad invadere le strade napoletane. Non sorprende, dunque, che siano scoppiate le proteste dei cittadini. E purtroppo i roghi. Il piano di Magistris è fallito tra le polemiche e le accuse e puntuale arriva il proclama di Berlusconi.
A cura di Biagio Chiariello
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Ancora roghi di rifiuti nella notte

L'emergenza rifiuti a Napoli non si placa. Oggi, secondo i programmi del neo-sindaco Luigi De Magistris, la città partenopea sarebbe dovuta essere libera dalla piaga che l'ha vista più volte, nel corso degli anni, tristemente protagonista delle cronache. Ma la monnezza continua ad essere per strada: oltre 2.000 tonnellate che in alcune zone del centro, come Corso Umberto I, arrivano ad intralciare, se non addirittura impedire, il transito delle autovetture sulla carreggiata. "Vedo che de Magistris non ce l’ha fatta in cinque giorni. Come sempre dovrò intervenire io", è la battuta che Silvio Berlusconi si è lasciato sfuggire oggi a margine del dibattito alla Camera, durante la verifica di governo (e nel suo intervento ha persino indicato la soluzione dell'emergenza come uno dei risultati dell'azione di Governo).

Il premier avrebbe preso la decisione di scendere di nuovo in campo nel napoletano  nel corso di una riunione, a margine dell'emiciclo in aula, alla quale hanno preso parte il coordinatore del Pdl campano Nicola Cosentino, al Presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, quello della provincia avellinese, Cosimo Sibilia e il senatore Carlo Sarro. Una "a dir poco strana" task force (su cui pende un giudizio tutt'altro che positivo da parte di tanta opinione pubblica partenopea) che ha parlato probabilmente dell'apertura di una nuova discarica per sostenere lo sgombero dell'immondizia. Tra le ipotesi vagliate, la riapertura della discarica di Macchia Soprana in provincia di Salerno.

Ma la replica dei diritti interessati non si è fatta attendere. "Il sito di Macchia Soprana non è a norma e non può accogliere altri rifiuti", ha fatto sapere, Palmiro Cornetta, primo cittadino di Serre, comune che ospita la ex discarica che già nel 2007 fu oggetto della dura polemica tra Alfonso Pecoraro Scanio, all'epoca Ministro dell'Ambiente e Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile. Il Sindaco spera che "in queste ore non vengano prese decisioni sconsiderate" anche perché "numerosi cittadini mi hanno già telefonato e sono pronti a sbarrare la strada all'eventuale accesso dei compattatori." Cornetta poi si appella al buon senso del Consiglio dei Ministri e in particolare del capo del dicastero dell'Ambiente, Prestigiacomo.

Ma l'obiettivo di sgomberare Napoli dai cumuli di spazzatura è bipartisan. Anche il Pd, che si dice tutt'altro che fiducioso nelle capacità del governo di risolvere il problema, ha presentato un disegno di legge per porre rimedio all'emergenza rifiuti: "Di fronte alla totale impotenza del Governo a fronteggiare un'emergenza conclamata – dice Pier Luigi Bersani – presentiamo un testo di ddl che chiediamo al Governo di trasformare in decreto per intervenire sul drammatico tema dei rifiuti in Campania".

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