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Elezioni Sicilia, lo spoglio non partirà prima di lunedì mattina. Crocetta ammette: “Un errore”

Domenica 5 novembre in Sicilia si svolgeranno le elezioni regionali, dalle 8 alle 22. Nonostante i primi exit poll saranno disponibili già dalle ore 22, per effetto di una vecchia legge regionale mai modificata, lo spoglio dei voti effettivi avverrà solamente dalle 8 del mattino di lunedì 6 novembre.
A cura di Charlotte Matteini
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Domani, domenica 5 novembre, dalle 8 alle 22, in tutta la Sicilia si svolgeranno le elezioni regionali per il rinnovo della carica di governatore e dell'Assemblea regionale siciliana. Nonostante i primi exit poll saranno diffusi dalle ore 22 in poi, come avviene per tutte le altre competizioni elettorali, lo spoglio vero e proprio dei voti non comincerà prima delle otto del mattino di lunedì 6 novembre. La notizia sta scatenando un'accessisima polemica perché in questo modo, sostengono molti esponenti politici, si paventa un serio rischio brogli. "Gli exit poll saranno comunque diffusi dopo le 22 e in caso di testa a testa qualcuno potrebbe fare il furbo nella notte, per questo chiediamo al ministero dell'Interno di vigiliare soprattutto nei seggi di periferia. Si tratta di uno spoglio semplice con una sola scheda e non si capisce perché alle comunali lo fanno in un'unica sessione e qui invece si fa un giorno dopo. Se gli exit poll daranno risultati equilibrati e testa a testa, il mancato scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi potrebbe essere un’occasione per chi vuole fare il furbo sfruttando la notte. La scelta della Regione è incomprensibile, un altro disastro di Crocetta. Comunque invece di chiedere gli osservatori dell’Osce, i 5 stelle potevano sollevare subito la questione dello spoglio", ha dichiarato il deputato di Sinistra Italiana, Erasmo Palazzotto.

"Ho grande fiducia nelle forze dell'ordine che fanno il loro lavoro presidiando tutti i seggi, non è la prima volta che si fa e semmai la domanda è: ma perché rispetto al resto dell'Italia si fa questo spoglio dopo 10 ore? L'ennesimo pasticcio di questo governo", è invece il commento del candidato presidente M5S Giancarlo Cancelleri.

Per il candidato del centrosinistra, Fabrizio Micari, la legge regionale è invece corretta: "Non mi preoccupa la norma e ho la massima fiducia nelle forze dell’ordine e nella sicurezza. Comunque gli exit poll non valgono nulla e non penso possano influenzare alcunché. Mi sembra assurdo che La 7 faccia una trasmissione lunga tutta la notte per discutere di exit poll, io penso anche agli scrutatori e trovo corretto che riposino prima di iniziare lo spoglio. L'unica cosa importante è che sia garantita la sicurezza". Dello stesso avviso il candidato del centrodestra Nello Musumeci, favorevole a rimandare lo spoglio al giorno dopo.

In realtà questa sorta di ritardato spoglio è perfettamente legittimo, per effetto di una vecchia legge regionale che nessuno ha mai modifica. Ed è lo stesso governatore siciliano uscente, Rosario Crocetta, a confermare la circostanza, scusandosi per l'errore: "Un errore non cambiare la norma in questi cinque anni. Mi rendo conto che è una norma sbagliata e che dovevamo modificarla. Ma io non ho mai avuto una maggioranza e non ho presentato modifiche perché temevo imboscate all'Ars da parte di gruppi di deputati che ne avrebbero approfittato per stravolgere tutta la legge elettorale. Insomma, una proposta di modifica per me sarebbe stata come un cavallo di Troia e ho voluto evitare. Certo, è strano dover aspettare una notta intera. Comunque ho chiesto un maggiore controllo al ministro Marco Minniti non solo per i tanti impresentabili nelle liste del centrodestra ma anche per vigiliare con attenzione nella notte tra domenica e lunedì".

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