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Denis Verdini rinviato a giudizio: l’ipotesi è bancarotta fraudolenta

Ci sarà il processo per Denis Verdini, nei confronti del quale la procura ipotizza il reato di bancarotta fraudolenta.
A cura di Redazione
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Il gup di Firenze ha rinviato a giudizio il senatore di Forza Italia Denis Verdini nell’ambito del “caso” Credito Cooperativo fiorentino. Per il collaboratore storico di Silvio Berlusconi l’accusa è quella di bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento di una impresa che aveva contratto un debito di 4 milioni di euro con il Credito Cooperativo fiorentino, all’epoca dei fatti da lui presieduto.

È il Corsera a spiegare la dinamica dei fatti che ha portato il gup di Firenze a prendere tale decisione e a rinviare a giudizio anche altri due imprenditori:

Secondo l’accusa, nel 2010 ci sarebbe stata una triangolazione di denaro fra il Credito Cooperativo Fiorentino e le imprese di Ignazio Arnone, la Srl Arnone, e del figlio Marco, la Cdm Costruzioni. La srl Arnone, dichiarata fallita nell’ottobre 2011, aveva un debito di 4 milioni con la banca di Verdini. In pratica, per la procura la banca avrebbe affidato alla Cdm costruzioni dei lavori di ristrutturazione di una sua filiale, pagandoli circa 1,7 milioni. Parte di quella cifra sarebbe stata girata dalla Cdm Costruzioni alla Srl Arnone, grazie a una sorta di subappalto che i pm ritengono sia stato fittizio, nel senso che quei lavori non sarebbero stati eseguiti. La Srl Arnone avrebbe così potuto versare 750 mila euro alla banca, per coprire parte del suo debito.

Insomma, il senatore di Forza Italia sarebbe stato il “regista occulto” dell’operazione giudicata illecita dalla procura fiorentina. Ora non resta che attendere il processo.

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