29 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Yoga di Emmanuel Carrère è un falso”: l’ex moglie ‘sbugiarda’ lo scrittore francese

Da settimane in cima alle classifiche di vendita dei libri più venduti in Francia e candidato al prestigioso Goncourt, ‘Yoga’ di Emmanuel Carrère è al centro di uno scontro tra Hélène Devynck, l’ex moglie dell’autore francese amato da milioni di lettori nel mondo: “Un artista divinizzato non è vincolato a rispettare i propri impegni?” dice la donna.
A cura di Redazione Cultura
29 CONDIVISIONI
Immagine

Hélène Devynck, l'ex moglie di Emmanuel Carrère, "sbugiarda" il marito, attualmente in cima alle classifiche dei libri più venduti in Francia con l'ultimo ‘Yoga‘. E lo fa scrivendo una lettera, pubblicata dall'edizione d'Oltralpe di Vanity Fair di questa settimana, in cui denuncia il mancato rispetto dell'accordo legale da parte dell"osannato romanziere de "La vita come un romanzo russo" e "Limonov" a causa del quale non avrebbe dovuto parlare di lei nel suo ultimo libro.

Nel nostro Paese, ‘Yoga' non è ancora uscito, bisognerà aspettare maggio 2021, ma in Francia concorre per il più prestigioso premio letterario francese, il Goncourt. Tuttavia sulla corrispondenza tra fatti realmente accaduti e narrazione, che lo stesso Carrère assicura sin dall'inizio del romanzo, viaggio nella sua depressione, a partire dal fallimento del secondo matrimonio e il ricovero in una clinica psichiatrica, l'ex moglie Hélène Devynck ha qualcosa da ridire. Ben più di qualcosa. In sostanza, dice la donna, l'elemento autobiografico su cui si regge l'impianto narrativo di Yoga è errato e il libro metterebbe in scena una "storia falsa". E che gli omissis del romanzo, in cui Carrère dichiara di non parlare dei suoi cari per non ferirli (e con questo guadagnarsi l'appoggio di giurati e critici), non sarebbero altro che frutto di una costrizione legale a cui sarebbe stato sottoposto dagli avvocati della donna.

Hélène Devynck contro Emmanuel Carrère: "Questa storia è falsa"

Ecco i più significativi stralci della lettera di Hélène Devynck:

Emmanuel ed io siamo vincolati da un accordo che lo obbliga ad ottenere il mio consenso per utilizzarmi nel suo lavoro. Non ho acconsentito al testo così com’è apparso, nonostante l’autore e il suo editore siano ben consapevoli della mia determinazione a far rispettare questo contratto.

Negli anni in cui abbiamo vissuto insieme, Emmanuel ha potuto usare le mie parole, le mie idee, persino la mia sessualità: era innamorato e la mia persona era rappresentata in un modo che si addiceva ad entrambi.

Questa storia, presentata come autobiografica, è falsa, organizzata per servire l’immagine dell’autore e totalmente estranea a ciò che la mia famiglia ed io abbiamo passato al suo fianco.

Il lettore può credere che dopo Saint-Anne (l’ospedale psichiatrico in cui Carrère è stato ricoverato per quattro mesi ndr), Emmanuel se la cavi con due mesi di viaggio per incontrare le disgrazie del mondo, quelle dei giovani rifugiati sull’isola greca di Leros. I due mesi sono durati solo pochi giorni, in parte in mia compagnia. Ma soprattutto, è stato prima dell’ospedale, ancor prima che si facesse la diagnosi del suo comportamento folle e aggressivo, che io cercavo, con i mezzi a disposizione, di contenere. L’episodio dilatato si presenta come una via d’uscita dalla depressione, un ritorno alla vita. L’opposto della realtà. E potrei moltiplicare gli esempi.

I lettori sono liberi di credere o di dubitare. L’autore è libero di raccontare la sua vita come vuole, come può. Volevo avere la libertà di non farne parte, di non essere associata a uno spettacolo presentato come autentico ma nel quale non mi riconosco perché non l’ho vissuto.

Il famoso e ammirato artista è un essere divinizzato che, a differenza dei semplici mortali, non sarebbe vincolato dai propri impegni?

Di cosa parla "Yoga" di Emmanuel Carrère

Tra privato e pubblico, costeggiando l'autobiografia con il fallimento del secondo matrimonio, la depressione e il ricovero in clinica, ma volando alto su tragici eventi della storia recente, a partire dalla strage di Charlie Hebdo del 2015, "Yoga" il nuovo romanzo di Emmanuel Carrère aggiunge un altro, imperdibile capitolo bibliografia di uno dei grandi autori viventi. In Francia è da agosto ai vertici della classifiche di libri più venduti, mentre in Italia bisognerà aspettare maggio 2021, quando sarà pubblicato da Adelphi.

29 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views