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Bimba morta a Bari per infezione intestinale, si sospetta del latte non pastorizzato

La Regione Puglia sospetta che dietro la morte della piccola Aurora e alle infezioni degli altri bimbi ricoverati a Bari ci sia latte crudo non pastorizzato usato anche per fare gelati.
A cura di Antonio Palma
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Potrebbe essere del latte non pastorizzato utilizzato per creare gelati tradizionali alla base dei casi di Seu in Puglia che hanno portato anche alla morte di una bimba di appena 15 mesi. È questa infatti l'ipotesi che è emersa nelle scorse ore durante il tavolo di crisi sulla sicurezza alimentare convocato d'urgenza nel pomeriggio di lunedì dal governatore Michele Emiliano e presieduto dal direttore del Dipartimento Politiche della salute e benessere sociale, Giancarlo Ruscitti.  A questa conclusione si è giunti incrociando le informazioni sui cibi assunti dai bambini, tra cui la piccola Aurora. tutti infatti avrebbero assunto latte crudo contenuto in una vaschetta di gelato.

I diversi casi così ravvicinati nel tempo di sindrome emolitico-uremica avevano destano immediata preoccupazione anche perché tutti i bimbi coinvolti arrivano da Altamura quando sono stati ricoverati all'ospedale Giovanni XXIII del capoluogo pugliese. Per questo sono stati subito avviato specifici accertamenti su alcuni prodotti alimentari prelevati a campione da bar, supermercati e caseifici di Altamura. I risultati delle analisi ancora non sono noti ma dai racconti dei genitori dei piccoli  il sospetto è che a scatenare l'infezione intestinale batterica possano essere stato proprio il latte non pastorizzato. La Seu infatti è una complicanza di un'infezione intestinale causata da ceppi di escherichia coli ingeriti attraverso acqua o cibo contaminato dalle feci

"Allo stato attuale non c'è nessuna emergenza Seu in Puglia" si sono affrettati a chiarire dalla Regione, speigando che "probabilmente la contaminazione – deriva dall'uso non corretto di latte crudo che non può essere assolutamente utilizzato per l'alimentazione umana se non previo trattamento termico". "La situazione non desta preoccupazione ma la Asl di Bari ha preallertato i pronto soccorso in modo che vi sia un'attenzione particolare su casi anche lievi di gastroenterite emorragica in tutte le classi di età per monitorare l'insorgenza di eventuali nuovi casi e trattarli precocemente" hanno chiarito sempre dalla Regione, raccomandando "vivamente alla popolazione che tutti gli alimenti vanno consumati previa adeguata cottura per ciascuna categoria, evitando di somministrare prodotti crudi in specie ai bambini in età pediatrica".

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