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Berlusconi senza freni: Non andrò a votare

Nella conferenza stampa a Palazzo Chigi Berlusconi procede a ruota libera. Conferma che non si recherà alle urne per il referendum del 12 e 13 giugno prossimo e si lancia in una propaganda senza freni dell’azione di governo.
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Se un italiano dovesse citare un campione di autostima non credo che, tra gli elettori di destra e sinistra, ci sarebbero dubbi: l'uomo che si ama di più in Italia è lui, il premier Silvio Berlusconi. Non che sia cosa riprovevole, tutt'altro. Nel caso del premier però, quest'autostima valica  frequentemente il campo del possibile: le sue storie, i suoi racconti ed aneddoti, dove celebra frequentemente la sua persona, spesso sono farciti di una verità, per così dire, parziale. L'ultimo "raccontino" l'ha regalato ai giornalisti durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l'incontro con Angelino Alfano e Roberto Maroni, tenutosi in occasione della riforma del processo civile e il codice antimafia. Una propaganda esasperata cui ci ha abituato nei momenti di crisi del suo esecutivo, ultimo in termini di tempo la debacle alle elezioni amministrative.

Ma andiamo con ordine, in primis Berlusconi afferma: "Molto spesso, trovandomi in situazioni internazionali, penso a cosa succederebbe se ci fosse questo o quel leader della sinistra e mi vengono i brividi sulla schiena".Evidentemente non si riferisce allo sfogo con Obama sui giudici durante il vertice del G8 o alla ramanzina di Napolitano, dopo aver toccato Re Juan Carlos di Spagna, violando il cerimoniale. Ma attenzione, ne era al corrente perché come dice lui :"Il presidente del Consiglio italiano in tutti i consessi internazionali è quello più esperto." e "a intelligenza non è secondo a nessuno".

http://www.youtube.com/watch?v=ULYJhL-ZZEM

Poi è la volta della sua spina nel fianco, la magistratura, sulla quale parla così: "Inventa accuse assolutamente inesistenti e infondate, portando danno all'intero Paese. Tutto questo mix fa sì che oggi noi pensiamo alla presente situazione italiana come qualcosa di negativo." In realtà, è tutta un'invenzione dei media se quasi tutti i lunedì il premier deve recarsi in un'aula di tribunale per rendere conto dei processi in cui è implicato: in tal senso spera che non si raggiunga il quorum al referendum sul legittimo impedimento.

I media, altro tasto dolente; pur essendo proprietario di buona parte tv, giornali e industria editoriale  questa è la sua opinione in merito: "il disgusto che gli italiani provano per la classe politica deriva dalla rappresentazione che ne danno media, soprattutto quelli televisivi." Comunicazione che, invece, al premier è negata: "Avendo molto da fare, abbiamo dedicato poco tempo alla comunicazione, colpevolmente. Ci siamo ripromessi di dare più spazio alla comunicazione.[…]se gli italiani sapessero ciò che abbiamo fatto dovrebbero farci un monumento".

“ se gli italiani sapessero ciò che abbiamo fatto dovrebbero farci un monumento. ”
Silvio Berlusconi

Poi torna sulla questione referendum e conferma il sospetto, ovverosia che non si recherà alle urne. Una decisione discutibile che il premier giustifica così: "È diritto dei cittadini decidere se votare o meno per il referendum". Il non raggiungimento del quorum, infatti, corrisponde al suo "sabotaggio": l'espressione della volontà popolare, infatti, non ha effetto di validità sulla legislazione che, in questo modo, resta allo status quo.

Nello show a ruota libera, questa, infine, è la sua opinione sulla manovra finanziaria: "La manovra di 40 mld non è nulla di preoccupante, occorre aderire alle indicazioni della Commissione Ue. Noi siamo in una posizione privilegiata, meglio di noi c'è solo la Germania". Nonostante i pesanti dubbi sulla veridicità dell'affermazione, forse per via di un lapsus, il premier si contraddice subito dopo: "Siamo i primi in Europa nonostante tutto quanto ricevuto in eredità dal passato". Insomma, siamo i primi o siamo secondi dopo la Germania? Mai come stavolta qualcosa ci dice che la verità non è né nella prima né nella seconda affermazione.

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