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Silvio Berlusconi: “Per i comunisti sono un ostacolo da eliminare”

A “Kalispera”, il programma condotto da Alfonso Signorini, il premier attacca i nostalgici di sinistra, che “ci sono, esistono eccome!”.
A cura di Danilo Massa
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Silvio Berlusconi

Il 1989 è nei ricordi di oltre 20 anni fa, ma secondo il premier alcuni eventi non vengono registrati da tutti. Silvio Berlusconi lo dice chiaro e tondo durante la trasmissione condotta da Alfonso Signorini, "Kalispera". L'intervista del direttore di "Chi" – cperiodico di Mondadori, il gruppo editoriale controllato dai Berlusconi – si traduce in un attacco del Cavaliere alla sinistra italiana.

Il Presidente del Consiglio, infatti, ha assicurato che "I comunisti ci sono, esistono eccome" e sarebbero indaffarati ad estromette il premier dallo scenario politico nazionale. Il metodo, tuttavia, non sarebbe quello proprio alla democrazia parlamentare, dal momento che i comunisti "utilizzano i magistrati a loro vicini, perchè mi considerano un ostacolo da eliminare, per arrivare al potere".

Si tratta di due temi – rilevanza politica dei comunisti ed avversione del sistema giudiziario – che Berlusconi certamente non presenta per la prima volta al pubblico. Durante la trasmissione di Signorini, tuttavia, le dichiarazioni di Berlusconi assumono i toni forti che si addicono particolarmente a quei periodi di esasperazione dialettica, comunemente definiti "campagne elettorali".

L'intervista, del resto, lascia spazio anche ad attacchi mirati a personaggi politici dell'opposizione. Signorini, mostrando Massimo D'Alema con indosso un cachemire e in vacanza a St. Moritz, ha poi chiesto se davvero i comunisti esistano davvero, dal momento che adoperano tutti i simboli dell'alta borghesia, dalle vacanze in posti elitari alla barca a vela.

Ovviamente l'interrogativo non poteva che tradursi in un assist a Berlusconi, che ha prontamente risposto che "Non è un cachemire che può cambiare il cervello e il cuore della gente. I nostri post-comunisti fanno finta di avere abitato su Marte e dicono anche di non essere mai stati comunisti, ma non hanno mai fatto i conti con il loro passato e con gli orrori di una ideologia spaventosa. Ricordiamo sempre che è stata l'ideologia più disumana e criminale della storia dell'uomo che ha prodotto solo miseria e disperazione e più di 100 milioni di morti". Nonostante l'impegno dei "comunisti", il loro tentativo di togliere il potere al premier sembra vano, ma – precisa Berlusconi – "non sono io a non darglielo; sono gli italiani che, per fortunta non si riconoscono in questa sinistra".

L'intervista, pur non avendo mai acquistato particolare peso, chiude in leggerezza: il direttore di "Chi" chiede al capo del governo se abbia mai avuto una "tresca" con una donna di sinistra. Lesta la risposta del Premier: "Mai, posso giurarlo". Ma il presidente ripiega su un prudente "mi astengo", quando Signorini gli fa notare che Veronica Lario, l'ex moglie di Silvio Berlusconi, è ora un'icona della sinistra italiana.

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