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Basquiat da record: 57 milioni per l’autoritratto del James Dean dell’arte moderna

Ennesimo record per la casa d’aste Christie’s di New York: dopo l’Hitler di Cattelan, è la volta di Jean-Michel Basquiat. Il suo “Untitled 1982” è stato venduto per la straordinaria e imprevista cifra di 57 milioni di dollari. L’asta, dedicata all’arte contemporanea e intitolata “Bound to Fail”, ha stabilito ben sei nuovi record assoluti di vendita.
A cura di Federica D'Alfonso
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"Untitled 1982", Jean-Michel Basquiat, Christie's, New York
"Untitled 1982", Jean-Michel Basquiat, Christie's, New York

Altro colpo milionario per la casa d'aste Christie's: dopo "Him", la controversa opera di Maurizio Cattelan che nella giornata di ieri ha raggiunto la cifra di vendita record di 17 milioni di dollari, è la volta di Jean-Michel Basquiat. "Untitled, 1982", un monumentale autoritratto realizzato dall’artista nel 1982 quando aveva appena 22 anni, è stato venduto ad un anonimo collezionista per la cifra astronomica di 57 milioni di dollari. L'asta, dedicata all'arte contemporanea, ha riunito in un solo luogo artisti diversi come Jeff Koons, Cindy Sherman, Marcel Duchamp, e lui, il "James Dean dell'arte moderna", Basquiat: una vendita di successo, che ha stabilito molti nuovi record nel mercato dell'arte.

Cominciando proprio da Basquiat: si tratta infatti di un record assoluto per un'opera dell'artista statunitense, nato a New York il 22 dicembre 1960. La stima preliminare era stata fissata a 40 milioni, ma il prezzo è salito fino a superare la soglia raggiunta nel 2013 da un'altra sua opera, "Dustheads", venduta sempre da Chritstie's per 48 milioni. Brett Gorvy, capo dipartimento internazionale di arte contemporanea e del dopoguerra, in una dichiarazione prima della vendita aveva anticipato:

Untitled  è una tela potente. Inghiottisce istantaneamente qualsiasi persona la guardi. Siamo convinti che la qualità e la rarità dell’opera susciterà moltissimo interesse a livello globale e che realizzerà il nuovo record d’asta per l’artista.

Mai previsione si è rivelata più giusta: è stato un anonimo collezionista giapponese ad aggiudicarsi il dipinto, nel quale Basquiat si ritrae come una figura demoniaca, una sorta di diavolo nero, che emerge da un'esplosione di pittura alla maniera di Pollock.

(#worldauctionrecord @ChristiesInc su Twitter)
(#worldauctionrecord @ChristiesInc su Twitter)

Basquiat entra nel mondo dell'arte con una velocità e un talento impressionanti, ma con la stessa velocità scompare: muore per un'overdose di eroina, il 12 agosto 1988, a soli ventisette anni. Entrambe le opere, "Untitled" e "Dustheads", risalgono al periodo più intenso della produzione artistica e della vita del giovane artista: in quegli anni infatti, Jean-Michel stringe un forte sodalizio personale e professionale con Andy Warhol, tanto da venire soprannominato dal New York Times "la mascotte di Warhol". La forte dipendenza dalla sua figura, insieme all'uso sempre più frequente di droghe, porterà Basquiat a soffrire di pesanti disturbi psichici.

Un'asta "destinata al fallimento"

(@ChristiesInc su Twitter)
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La vendita ha stabilito sei nuovi record mondiali: oltre a Jean-Michel Basquiat, cifre da capogiro sono state raggiunte da Agnes Martin, Mike Kelley, Richard Prince, Kerry James Marshall e Barry X Ball.

Intitolata "Bound to Fail", ovvero "destinata a fallire", l'asta è stata quindi un successo clamoroso: 39 lotti venduti per un totale di 78 milioni di dollari. Insieme alla scultura di Maurizio Cattelan, andata via per 17 milioni, è stata venduta anche l'opera "One Ball Total Equilibrium Tank (Spalding Dr. J Silver Series)" di Jeff Koons, un pallone da basket sospeso in equilibrio in un acquario, oltre ad una scultura di Richard Prince, "Anyone Can Find Me", per oltre 2 milioni e mezzo di dollari. Con "Untitled 1982" più che un fallimento, l'asta si è confermata un vero e proprio successo.

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