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Violenza sessuale e stalking verso un’addetta alle pulizie: condannato finanziere di Bari

Un finanziere di Molfetta è stato condannato a tre anni e sei mesi di carcere con le accuse di violenza sessuale e stalking nei confronti di una 39enne barese che lavorava come addetta alle pulizie nella caserma Macchi di Bari.
A cura di Davide Falcioni
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Un finanziere di Molfetta è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione dal Tribunale di Bari con le accuse di violenza sessuale e stalking nei confronti di una 39enne barese che lavorava come addetta alle pulizie nella caserma dove il militare prestava servizio, la Caserma Macchi di Bari.

I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra settembre 2012 e febbraio 2017. Il finanziere, secondo quanto ricostruito dall'accusa e appurato in seguito dai giudici, avrebbe perseguitato la donna per anni, malgrado lei avesse ripetutamente manifestato di non corrispondere l’interesse dell’uomo.

Il finanziere – in particolare – l'avrebbe spesso seguita mentre svolgeva la sue mansioni in caserma, intervenendo perché non fosse affiancata da altre colleghe, minacciando di farla licenziare, fino a molestarla fisicamente mentre la lavoratrice era sola in un magazzino.

I giudici hanno condannato il militare anche al risarcimento danni nei confronti della vittima, costituita parte civile con l’avvocato Emiliano D’Alessandro, con provvisionale immediatamente esecutiva di cinquemila euro. Il finanziere, assistito dall’avvocato Antonio La Scala, farà appello contro la sentenza di condanna.

Il precedente: maresciallo della Guardia di Finanza condannato a Torino

Non è la prima volta che un militare viene condannato per abusi sessuali. Lo scorso febbraio, ad esempio, un maresciallo della guardia di finanza 51enne è stato condannato a sei anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 19 anni, palpeggiandola nella parti intime, durante una seduta di massaggio olistico in uno studio che affittava nel quartiere San Paolo a Torino. I fatti risalgono a marzo 2021. Per episodi analoghi, avvenuti nel 2018, l'uomo è stato denunciato da una seconda cliente.

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