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Torino, 18enne si suicida gettandosi sotto un treno: “A scuola bullizzato perché gay”

Orlando Merenda si è tolto la vita a soli 18 anni gettandosi sotto un treno. Il ragazzo di Torino era tormentato da alcuni bulli per via della sua omosessualità. Il giovane non ha lasciato alcun biglietto di addio. Sulla sua pagina instagram, oltre ai messaggi di cordoglio, anche insulti. La procura di Torino ha aperto un’inchiesta.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Orlando aveva 18 anni quando è morto suicida gettandosi sotto un treno. I motivi del gesto non sono noti, ma secondo alcune testimonianze, il giovane era stanco di essere vittima dei bulli. Lo avevano preso di mira perché gay, racconta al quotidiano La Stampa il fratello del 18enne. Era spaventato da alcune persone, tanto da non volerne fare il nome neppure al fratello. "Era preoccupato e non mi ha fatto i nomi di chi gli faceva del male. Diceva che queste persone mettevano in dubbio la sua omosessualità".

Tutti i giorni Olrando veniva preso di mira con frasi omofobe e minacce. Quelle parole erano diventate talmente frequenti da aver invaso persino la sua pagina instragram e i suoi account social. Eppure lui, da sempre estremamente buono e poco incline al litigio, non aveva voluto raccontare tutto ai familiari. "Il tuo ultimo saluto è stato un caffè con un Kinder Bueno – scrive il fratello di Orlando su Facebook -. Nel pomeriggio abbiamo fatto la tragica scoperta. Sei andato via a soli 18 anni lasciando in noi un grande vuoto. Speriamo che tu sia tranquillo ora e senza pensieri". A confermare le continue vessazioni, gli amici del 18enne che hanno raccontato al quotidiano La Stampa che Orlando soffriva per quei bulli che non lo lasciavano in pace. Anche dopo il suicidio, qualcuno ha scritto sulla sua pagina instagram "Morte ai gay". Il 18enne non ha lasciato biglietti di addio. "Il bullismo è una piaga della nostra società. La mia vicinanza va alla famiglia che mai più potrà rimediare al vuoto lasciato da Orlando" ha dichiarato l'assessore ai Diritti della Città di Torino, Marco Giusta. "Abbiamo la possibilità di evitare che cose del genere si ripetano ancora e in particolare mi rivolgo a senatori e senatrici: bisogna approvare il Ddl Zan. Sostenere un cambiamento che possa iniziare dalle scuole perché diventino un luogo più sicuro per le nuove generazioni, dove formarsi senza paura di essere se stessi"

La procura di Torino ha aperto un'inchiesta sulla morte del 18enne. Bullismo e omofobia sono le ipotesi mentre si indaga sui messaggi postati sulla sua pagina Instagram. Numerosi messaggi di cordoglio ma anche diversi insulti e persino un "morte ai gay".Gli agenti della polizia ferroviaria hanno acquisito i messaggi e sentito gli insegnanti dell'istituto professionale che Orlando frequentava.

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