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Sanremo, medico legale ucciso a coltellate: perché è stato ucciso e chi è il presunto killer

Fatale una coltellata alla gola in studio. Il presunto killer aveva già aggredito un oculista dopo un intervento che lo aveva reso cieco ad un occhio. Avrebbe agito per vendetta nei confronti di Palumbo: “Mi hai rovinato!”, sarebbero state le sua urla nei concitati momenti dell’omicidio.
A cura di Biagio Chiariello
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Vincenzo Mercurio, il presunto assassino
Vincenzo Mercurio, il presunto assassino

Omicidio a Sanremo. Il professor Giovanni Palumbo, uno dei nomi più noti in Liguria per la sua attività di consulente nel corso di vari processi per conto della Procura o anche nel ruolo di perito di parte, è stato ucciso a coltellate nel suo studio di via Fratti, pieno centro della città dei fiori. Sul posto 118 e carabinieri: per l'uomo non c'è stato nulla da fare, era già deceduto all'arrivo dei soccorritori. Tre le coltellate inferte alla vittima, alla gola quella fatale. A dare l'allarme ai carabinieri, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato un collega di Palumbo. Il killer del medico legale sarebbe un suo cliente, un ambulante di 54 anni che in passato aveva già aggredito un oculista dopo un intervento che lo aveva reso cieco ad un occhio. I militari lo hanno bloccato con le mani ancora sporche di sangue; si è così consegnato ai carabinieri senza opporre resistenza. Vincenzo Mercurio, residente a Ventimiglia, già noto alle forze dell’ordineavrebbe agito per vendetta, sembra per una perizia medico legale firmata dalla vittima. Come racconta Imperiapost.it, mentre si consumava l’omicidio, citando il collega di studio, l’omicida, ora ricoverato al pronto soccorso, avrebbe urlato alla vittima: “mi hai rovinato!”.

Il presunto killer è già noto alle forze dell'ordine

Non sarebbe la prima volta che il 54enne si rende protagonista di episodi di violenza nei confronti di medici. Sanremonews.it scrive che nel 2014, in uno studio del centro ospedaliero di Ventimiglia, un medico oculista di 44 anni era stato colpito da Mercurio con una mazza da baseball. Lo stesso si era incatenato di fronte al Comune di Ventimiglia nel 2015 e nel 2016 affermando di essere “vittima di un'ingiustizia”. Secondo Mercurio, il 17 maggio 2012, in uno studio oftalmico di Arma di Taggia l'oculista responsabile avrebbe infatti consentito ad una persona “non autorizzata e non abilitata” di somministrargli un farmaco che in pochi giorni gli avrebbe causato la quasi totale cecità. Dopo la prima visita, l'oculista ha invitato a rivolgersi ad un ottico di Genova, che gli avrebbe prescritto delle lenti a contatto. Ma in seguito un altro medico gli ha rilevato una trombosi dietro la retina. Mercurio, sottolinea sempre Sanremonews.it si è rivolto a 4 avvocati ed aveva fatto una richiesta di risarcimento danni.

Chi era il medico ucciso

Giovanni Palumbo era un professore a contratto di Medicina Legale, Bioetica, Storia della Medicina Università degli Studi di Genova, nel suo studio di Sanremo, era un medico stimato e conosciuto. Si era occupato di diversi casi giudiziari e collaborava con il tribunale di Imperia. Il prof era anche stato il perito della famiglia, la cui figlia Antonella venne accoltellata e uccisa dall’ex fidanzato Luca Delfino e si occupò pure della morte del quindicenne, Matteo Maragliotti.

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