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Rovereto, non vuole indossare la mascherina in classe: licenziata maestra d’asilo

Una maestra d’asilo di Rovereto (Trento) è stata licenziata dopo aver ricevuto la denuncia da parte di una mamma perché a scuola non indossava la mascherina: “Nessuno mi ha mai detto niente. Ho portato le mie motivazioni, e cioè che portare il dispositivo diverse ore al giorno crea gravissimi danni alla salute”. La Provincia: “Tutelare la salute è un obbligo, non si può soprassedere”.
A cura di Ida Artiaco
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Non voleva indossare la mascherina in classe, sollevando preoccupazione e persino proteste da parte di alcuni genitori che non hanno lasciato ai datori di lavoro altra possibilità che licenziarla. È successo ad una maestra d'asilo di Rovereto (Trento), dopo essere stata denunciata dalla mamma di uno degli alunni. Come riporta il quotidiano L'Adige, è stata la stessa docente a raccontare la vicenda. "Sono stata un’insegnante di scuola materna da più di vent’anni – ha detto nel corso di una videointervista a Byoblu.com – e da più di sei anni sono di ruolo. Ancora in estate ci era stato fatto obbligo di indossare la mascherina, rispettare il distanziamento e controllare che anche i bambini non ci toccassero e non si avvicinassero tra di loro. Al rientro a settembre, la situazione era migliore per i bambini, ma noi insegnanti dovevamo indossare la mascherina per tutto l’orario di lavoro".

Così in autunno, per circa un mese, la donna non ha indossato il dispositivo di protezione, come stabilito dal governo. "Nessuno – ha continuato la maestra – mi ha mai detto niente; le colleghe hanno sostenuto che quello era un problema di cui mi sarei dovuta occupare io, e anche la mia superiore non si è mai lamentata di tutto questo. A fine settembre, improvvisamente, una mamma si è resa conto che ero senza mascherina, e da lì sono partite le contestazioni". Le quali hanno portato al suo licenziamento. "Ho portato le mie motivazioni – ha sottolineato ancora la donna – suffragate da medici illustri come Stefano Montanari e Giuseppe De Donno, secondo cui portare la mascherina diverse ore al giorno crea gravissimi danni alla salute. Poi ho portato le certificazioni di psicologi e pedagogisti che sostengono come interagire con adulti che hanno il viso semicoperto provochi gravi danni ai bambini, sia a livello di linguaggio, che a livello psicologico. Infine ho portato le dichiarazioni di avvocati secondo cui l’obbligo di mascherina va addirittura contro la Costituzione".

Sulla vicenda è stata chiamata ad esprimersi anche la Provincia: "Il problema è di tutta la comunità educante – hanno spiegato – e l’uso della mascherina per tutelare la salute è un obbligo, non si può soprassedere".

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