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Roma, il caso del cane strangolato: minacce e rogo nella pizzeria che denunciò

Continuano a tener banco le vicende della pizzeria Arena, il locale dove, domenica sera, per delle bottiglie non servite a due romeni ubriachi si era scatenato il finimondo conclusosi con due arresti, una passante quasi sbranata e il soffocamento del cane.
A cura di B. C.
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Prima l'incendio doloso, poi le intimidazioni nella pizzeria Arena dove la sera dell’8 settembre un cane ha morso Gigliola Guerinoni, nota alle cronache come la “mantide di Cairo Montenotte” per l’omicidio del suo amante Cesare Brin. Il Bullmastiff era stato aizzato dai due romeni, che ora attendono il giudizio con l’accusa di lesioni personali gravi e rapina a pubblico ufficiale. La bestia era poi morta soffocata, impiccata a un cancello, mentre si attendeva l’intervento del veterinario della Asl. Le traversie erano cominciate nella sera di domenica, quando la pizzeria di Casal de’ Pazzi, nel quartiere San Basilio di Roma, si rifiuta di servire da bere ai due romeni che, in tutta risposta, si mettono a prendere a bottigliate la vetrina del locale. Poi le minacce e l’incendio, spiegano sul Messaggero Marco De Risi e Adelaide Pierucci:

Poi per i pizzaioli bengalesi sono arrivate le minacce: "Se non volete problemi, zitti e muti". Così il locale è da giorni sotto la sorveglianza della polizia. Il rogo e le minacce forse sono collegate al processo fissato per oggi a piazzale Clodio a carico dei due romeni ubriachi. Sul caso è stato inviato in procura un dettagliato rapporto”.

Nel parapiglia generale venutosi a creare dopo l'arrivo della polizia, i due romeni arrestati sguinzagliano il molosso contro gli stessi agenti. Ma l’animale invece finisce con l'aggredire la Guerinoni, che in quel momento stava facendo una passeggiata:

La bestia, però, aveva sbagliato bersaglio e assaltato una passante, una sessantenne casualmente con un passato da prima pagina, la “Mantide di Cairo Montenotte”, ossia Gigliola Guerinoni, condannata a 26 anni per l’omicidio di un suo amante, che solo per miracolo se l’è cavata con un mese di prognosi”.

Il cane, legato ad un’inferriata, è deceduto prima che il veterinario della Asl potesse portarlo via. Sulla morte dell’animale, che ha indignato la Rete, il pm Elena Neri ha aperto un fascicolo.

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