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Due operai morti a Pordenone e Bologna dopo ore di lavoro sotto il sole: avevano 35 e 53 anni

Un operaio di 35 anni è morto giovedì sera dopo essere stato colto da malore al termine di una giornata di lavoro in un cantiere a Rivarotta. Aveva iniziato a lavorare nel cantiere alle 7.30 e poi nel pomeriggio si è sentito male. Il cordoglio della presidente della commissione Lavoro della Camera, Debora Serracchiani: “Estate terribile per il mondo del lavoro in Friuli Venezia Giulia”. Un altro operaio trovato morto a Bologna, probabilmente ucciso da un colpo di calore.
A cura di Susanna Picone
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Due operaio morti a distanza di poche ore l'uno dall'altro probabilmente stroncati dal caldo di questi ultimi giorni. Un dramma si è consumato ieri, giovedì 30 luglio, nella provincia di Pordenone. Un operaio di trentacinque anni è morto dopo essere stato colto da un malore nel tardo pomeriggio, al termine di una giornata di lavoro sotto al sole cocente in un cantiere. A quanto ricostruito l’operaio – Costel Mereuta il suo nome – aveva lavorato per tutta la giornata in un cantiere a Rivarotta, in via Cornizzai. Di origine romena, Costel viveva da solo a Verona – i suoi familiari vivono in Romania – ed era dipendente di un'azienda della provincia di Padova. Ieri aveva iniziato a lavorare nel cantiere per lo scavo dei condotti dell'elettricità alle 7.30 e poi nel pomeriggio, verso le 17, si è sentito male. Subito soccorso dai colleghi, il cuore del giovane operaio ha smesso di battere in serata, intorno alle 21, all'ospedale di Pordenone dove era stato trasportato dai sanitari del 118. In via Cornizzai sono intervenuti i carabinieri che hanno accertato le condizioni di lavoro e raccolto la testimonianza dei colleghi del giovane.

Il cordoglio di Debora Serracchiani: "Estate terribile per il mondo del lavoro in Friuli" – "Un'estate terribile per il mondo del lavoro in Friuli Venezia Giulia – il commento della presidente della commissione Lavoro della Camera, Debora Serracchiani, esprimendo il suo cordoglio per la morte dell'operaio a Rivarotta -, segnata da una sequela ormai insostenibile di ‘morti bianche'. L'operaio romeno stroncato dal caldo e dalla fatica, come ognuno dei troppi caduti sul lavoro, punta il dito contro una falla del sistema che non ha saputo proteggerlo e ci impone di prendere iniziative concrete. Per questo intendo adoperarmi per portare in discussione il mio progetto di legge sul Piano strategico nazionale per la sicurezza sul lavoro, con cui tra l'altro si vuol dare piena attuazione al Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".

Un operaio trovato morto a Bologna – L'altro dramma a Bologna: ieri pomeriggio i carabinieri sono intervenuti in via del Navile, dove è stato trovato il corpo di un operaio polacco di 53 anni. Sono in corso gli accertamenti per capire le cause del decesso, verosimilmente provocate da un colpo di calore dopo aver lavorato alla bonifica in corso del Canale Navile. La salma è stata trasportata al Deposito osservazione salme di Bologna, a disposizione delle autorità.

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