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Papà ostetrico per un giorno fa nascere la figlia in bagno: “L’emozione più forte della mia vita”

Aveva fretta di nascere la piccola Cecilia e così non ha lasciato il tempo a mamma e papà di raggiungere l’ospedale. A Francesco non è rimasto altro da fare che trasformarsi in “ostetrico per un giorno” e assistere la sua compagna nel parto avvenuto nel bagno della loro casa di Collegno, in provincia di Torino. “È stata l’emozione più grande della mia vita – spiega il 39enne grafico a Fanpage – e ho deciso di condividere questa storia che riporta indietro nel tempo e fa apprezzare la bellezza della vita in un periodo così difficile”.
A cura di Chiara Ammendola
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È un racconto d'amore e di coraggio, ma soprattuto di speranza, quella che Francesco ha voluto fare scegliendo di condividere la sua esperienza di papà ostetrico per un giorno, o per una notte, visto che la sua piccola Cecilia ha deciso di venire alla luce proprio mentre tutti in casa dormivano. E lo ha fatto in maniera così determinata da non lasciare ai genitori il tempo di raggiungere l'ospedale, così ad aiutare mamma Francesca nel parto, avvenuto in casa, ci ha pensato proprio lui, papà Francesco che spiega: "Questa storia riporta indietro nel tempo e fa apprezzare la bellezza della vita in un periodo così difficile. Non volevo rimanesse custodita gelosamente nelle nostre mura domestiche, ma che al contrario possa raggiungere tutti e donare gioia e nuova vitalità".

Grafico freelance, 39 anni, Francesco vive a Collegno, comune della provincia di Torino, con la compagna Francesca: una famiglia, la loro, alla quale si aggiunge il piccolo Jacopo nato due anni e mezzo. Poi l'arrivo di una nuova gravidanza e la nascita di Cecilia, avvenuta solo dieci giorni fa. È la notte tra il 18 e il 19 giugno infatti quando Francesca inizia ad avere le prime contrazioni, e così dopo aver svegliato Francesco, decide di fare una doccia come le è stato consigliato per alleviare quei dolori. "Eravamo decisi a far nascere la nostra Cecilia al Sant'Anna di Torino – spiega il 39enne a Fanpage.it – che ha un ottimo centro per le urgenze nel suo reparto di ginecologia, vista la brutta esperienza avuta con Jacopo a causa delle lunghezza del travaglio e del parto e soprattutto di alcune complicazioni sorte. Allo stesso tempo però eravamo maggiormente convinti di aspettare un po' in più prima di andare in ospedale a causa del Covid per evitare che restasse da sola per troppo tempo".

Questa storia fa apprezzare la bellezza della vita in un periodo così difficile

Dopo la doccia però i dolori non diminuiscono ma peggiorano, entrambi si rendono conto che il tempo è arrivato e che bisogna andare in ospedale: ma ormai è tardi e la piccola Cecilia ha fretta di nascere. "Mi sono affacciato e ho visto i suoi capelli, in quel momento ho realizzato che sarebbe nata in casa", spiega Francesco che a quel punto allerta i nonni che intanto giungono per badare a Jacopo e chiama il 118 per richiedere l'intervento dei medici. In attesa dell'arrivo dell'ambulanza ad assisterlo telefonicamente c'è un'ostetrica che, nonostante la lucidità dell'uomo, gli indica tutti i passaggi da fare. C'è voluto sangue freddo e tanto coraggio, e Francesco li ha avuti entrambi, nonostante la paura che, ammette, è stata maggiore durante la nascita di Jacopo.

"Ho avuto più paura in ospedale che in casa perché in quel caso nonostante l'assistenza dei medici è stato un parto davvero complicato – racconta a Fanpage il 39enne – Jacopo è stato portato via in terapia intensiva. Quindi è stato spaventoso per noi. In questo caso invece quando ho visto i capelli di mia figlia mi sono armato di coraggio, nonostante fosse molto più rischioso. Per fortuna però è andato tutto bene". E così posizionate le asciugamani sul pavimento del bagno, papà Francesco ha guidato la compagna nelle delicate fasi del parto, trasformando in ostetrico per un giorno, così come lo hanno definito anche i medici giunti poco dopo la nascita di Cecilia. "Dopo l'arrivo dei medici, Francesca che non aveva ancora espulso la placenta, è stata portata in ambulanza mentre Cecilia stava bene e i medici l'hanno lasciata tra le mie braccia – spiega Francesco – è stato davvero emozionante".

I complimenti dei medici al papà ostetrico per un giorno

E così il medico gli ha lasciato le forbici e l'emozione di tagliare il cordone ombelicale, come un vero ostetrico. Tanti i complimenti del personale medico che ha riconosciuto il coraggio del papà. Una storia di speranza che l'uomo ha voluto condividere sui social creando anche un profilo Instagram dal nome "Ostetricoperungiorno". "A sugellare questa incredibile giornata, di ritorno dall'ospedale una signora vicina di casa mi ferma e come in una profezia mi dice della forte energia che ha sentito con l'arrivo di cecilia. Mi fa notare che il 19 (il giorno della nascita) è nei tarocchi il sole, simbolo di vita archetipo del padre. Proprio io, il padre, l'ho fatta nascere. Ancora una volta ho la pelle d'oca!".

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