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Palermo. “Non lasciava in pace la mia fidanzata”. E uccide l’ex 26enne della ragazza

Michele M., 28 anni, ha ucciso Benedetto Ferrara, raggiunto da tre colpi di pistola a Camporeale; pensava che la vittima importunasse la sua fidanzata: “Non la lasciava stare, continuava a cercarla perché non si rassegnava al fatto che lo avesse lasciato per mettersi con me”. Ora è in carcere accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
A cura di Biagio Chiariello
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La vittima, Benedetto Ferrara
La vittima, Benedetto Ferrara

A Camporeale, in provincia di Palermo, un giovane di 26 anni, Benedetto Ferrara, è stato ucciso in nottata con alcuni colpi di arma da fuoco nel corso di una lite. Nella notte il killer si è costituito ai carabinieri. Si tratta di Michele M., 28 anni, che ha confessato il fatto. “Ho fatto una m…, sono qui in un casolare venite a prendermi”, ha detto al 112 appena un’ora dopo aver sparato tre colpi di calibro 38 contro la vittima, l’ex ragazzo della sua nuova fiamma.

Stando a quanto ricostruito, il 28enne, che fa parte di una famiglia con numerosi pregiudicati, negli ultimi giorni si era convinto che Ferrara continuasse a importunare la fidanzata e così voleva dargli una lezione. “Non la lasciava stare, continuava a cercarla perché non si rassegnava al fatto che lo avesse lasciato per mettersi con me” ha raccontato nella notte ai carabinieri del nucleo investigativo di Monreale guidati da Marco Pisano e al sostituto procuratore Ferdinando Lo Cascio che coordina le indagini.

Il delitto è avvenuto in piazza Marconi, a Camporeale, a due passi dalla chiesa e davanti a qualche decina di giovani. “Esprimo viva condanna per l’omicidio commesso proprio davanti alla chiesa di Camporeale stasera – dice Don Antonio Caruso arciprete di Camporeale – La vittima è Benedetto Ferrara. Elevo al Signore la mia preghiera e sono vicino ai familiari”. L’assassino,  accusato in passato per furto e danneggiamento,  ora si trova in carcere al Pagliarelli a disposizione dell’autorità giudiziaria; deve rispondere di di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Per la vittima i colpi al testa e al torace sono stati fatali.

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