Oms: “Speriamo di sconfiggere pandemia in 2 anni. Vaccino? Nessuna garanzia”
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che l’auspicio è quello di riuscire a "fermare la pandemia in due anni". "Nella nostra situazione attuale con più tecnologia, ovviamente con più connettività, il virus ha maggiori possibilità di diffondersi, può muoversi velocemente. Ma allo stesso tempo abbiamo la tecnologia e le conoscenze per fermarlo", ha dichiarato Tedros parlando dell’emergenza Coronavirus in conferenza stampa. L’influenza spagnola che colpì nel 1918 si concluse dopo due anni, ha anche detto Tedros facendo riferimento alla pandemia precedente al Coronavirus. Secondo i dati forniti dalla Johns Hopkins University in costante aggiornamento i casi di Coronavirus registrati finora in tutto il mondo sono 22.754.063: gli Usa restano il Paese più colpito con 5.589.013. Seguono il Brasile e l’India. Le vittime sono ad oggi 794.814.
Nessuna garanzia che avremo un vaccino anti-Covid
Il direttore generale dell’Oms ha parlato anche del vaccino anti-Covid, che per ora ancora non è disponibile e che secondo Tedros non è detto arriverà. “Nessun Paese può cavarsela fino a quando non avremo un vaccino contro il Covid-19. Sarà uno strumento vitale e speriamo di averne uno il prima possibile. Ma non c’è alcuna garanzia che avremo un vaccino e anche se lo dovessimo avere, non porrà fine da solo alla pandemia”, le parole in conferenza stampa di Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Guerra (Oms): "Il messaggio è proteggetevi tutti"
Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità, ospite a SkyTg24 ha invece parlato dei nuovi casi di Coronavirus: "Il fatto che l’età media dei nuovi casi diagnosticati di Covid-19 sia enormemente inferiore a quella del picco epidemico, con minore gravità di casi e di ricoveri in terapia intensiva, ci fa dire due cose: gli anziani hanno capito bene la lezione, si proteggono, stanno attenti a non esporsi a nessun tipo di rischio. I giovani meno”, ha spiegato. “C’è un problema di fondo – ha quindi continuato – Non vorrei allarmare nessuno, ma siamo comunque ancora in presenza di una contaminazione con un virus che stiamo scoprendo piano piano. Ci sono probabilmente connotati clinici che non conosciamo, ma che potrebbero portare conseguenze a medio e lungo termine. Quindi il messaggio è questo: per favore, proteggetevi tutti, indipendentemente dell’età”.