“Non nel mio nome”: manifestazioni dei musulmani contro l’Isis
Scendono ancora in piazza gli islamici in Italia per dire all'Isis "Not in my name". La strage di Parigi, quella nel Mali e le altre efferatezza del jihadismo non sono compiute "a nome mio". Un "non ci rappresentate" che è stato gridato dai musulmani manifestanti nei giorni scorsi a Palermo, Parma, Reggio Emilia e Lucca e che oggi, grazie all'iniziativa promossa dall'Unione delle comunità islamiche italiane (Ucoii), si riuniscono alle 15 nelle due più grandi città italiane, Roma e Milano. Alle 16, invece, appuntamento a Genova. Una presa di posizione chiara e diffusa in tutto il paese che è una reazione inequivocabile alla violenza terroristica e che allo stesso tempo funge da risposta a quanti in questi giorni, dalle tribune televisive, hanno accusato le rappresentanze musulmane di assumere un atteggiamento ambiguo.
L'appuntamento a Roma è alle 15 in piazza degli Apostoli. Per l'occasione, ha spiegato Abdellah Redouane, segretario cel centro islamico culturale, che "dopo i fatti di Parigi abbiamo aggiunto nel sermone di oggi un paragrafo col quale condanniamo il terrorismo dicendo che la vita umana è sacra e gli attentati alla vita umana non sono accettabili dall'Islam e dai musulmani". Dopo l'attentato dello scorso gennaio a Parigi, lo stesso Redouane aveva spiegato che "una certa idea di purezza e di verità assolute di cui il cosiddetto Stato Islamico si ritiene detentore possono trovare, almeno esteriormente, alcune consonanze con idee professate dal nazionalsocialismo". Al corteo parteciperanno anche rappresentanze politiche e sindacali. A Milano la manifestazione anti-Isis comincerà sempre alle 15 da piazza San Babila. Nella capitale meneghina si terrà inoltre un'altra iniziativa contro guerre ed islamofobia.