45.467 CONDIVISIONI
19 Gennaio 2019
14:46

Naufragio vicino alla Libia, è una strage: 117 migranti morti, tra loro anche donne e bimbi

La Guardia Costiera Italiana riferisce che sul posto non è stata trovata alcuna traccia dell’imbarcazione. A parte i due sudanesi e un gambiano tratti in salvo nella notte da un elicottero della Marina Militare italiana e portati a Lampedusa, non ci sarebbe dunque nessun altro sopravvissuto.
A cura di Biagio Chiariello
45.467 CONDIVISIONI

Sono tre i superstiti del naufragio avvenuto ieri al largo della Libia. Hanno raccontato che erano in 120 a bordo del gommone inabissatosi a circa 45 chilometri a est di Tripoli, all’interno della sua area di responsabilità SAR. A parte i due sudanesi e un gambiano tratti in salvo nella notte da un elicottero della Marina Militare italiana, non ci sarebbe nessun altro sopravvissuto.

La Guardia Costiera italiana in una nota ha spiegato che “l'operazione, sotto il coordinamento libico, si è conclusa nella notte di ieri dopo l'intervento di un elicottero della Marina Militare italiana, che ha tratto in salvo tre naufraghi; una nave mercantile dirottata dai libici, giunta in zona, ha effettuato un'attività di ricerca non trovando alcuna traccia del gommone”. Mentre il portavoce dell'Oim, Flavio Di Giacomo, ha chiarito che "i tre sopravvissuti arrivati a Lampedusa ci hanno detto che erano in 120. Dopo 11 ore di navigazione hanno imbarcato acqua e hanno cominciato ad affondare e le persone ad affogare. Sono rimasti diverse ore in acqua. Tra i dispersi, al momento 117, ci sono 10 donne, di cui una incinta, e due bambini, di cui uno di 2 mesi".

Il gommone è partito giovedì notte da Garabulli. Dopo circa 10 ore di navigazione avrebbe cominciato a sgonfiarsi per poi affondare. L’ong tedesca Sea Watch, nel suo volo di ricognizione giornaliero, aveva già avvistato l’imbarcazione e aveva lanciato l’allarme su Twitter, ritenendo “La Libia responsabile”. I tre superstiti hanno detto di essere rimasti in acqua per oltre tre ore prima dell'arrivo dell'aereo della Marina italiana che ha tirato loro le due zattere, ha spiegato Di Giacomo: “Questi gommoni sono fatiscenti, quasi sempre dopo una decina di ore in mare cominciano a sgonfiarsi. I migranti finiscono in acqua e molti di loro non sanno nuotare“ ammette. Di Giacomo riferisce anche che i tre sopravvissuti sono”scossi e traumatizzati“, hanno scottature da benzina “tipiche di questo tipo di naufragi”.

45.467 CONDIVISIONI
Migranti, nuovo naufragio nel Mediterraneo: almeno tre morti al largo di Mykonos
Migranti, nuovo naufragio nel Mediterraneo: almeno tre morti al largo di Mykonos
La barca con 500 migranti a bordo di cui si erano perse le tracce è stata riportata in Libia
La barca con 500 migranti a bordo di cui si erano perse le tracce è stata riportata in Libia
Migranti, Meloni firma un nuovo accordo con la Libia: protesta delle Ong in Parlamento
Migranti, Meloni firma un nuovo accordo con la Libia: protesta delle Ong in Parlamento
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni