Mirabilandia, 14enne si sente male dopo giro su iSpeed: è in prognosi riservata. In corso verifiche carabinieri

Nel primo pomeriggio di martedì 1 luglio, una ragazzina di 14 anni ha accusato un grave malore all’interno del parco divertimenti Mirabilandia, situato nel Ravennate. La giovane, subito dopo una corsa sull’iSpeed — una delle attrazioni più veloci e adrenaliniche del parco — ha iniziato a sentirsi male. Secondo le prime ricostruzioni, le alte temperature di questi giorni, con un’ondata di caldo africano che sta investendo gran parte dell’Italia, potrebbero aver influito negativamente sulle condizioni della ragazza, aggravando il malore.
Immediatamente, il personale medico di Mirabilandia, che dispone di un punto di primo soccorso attivo all’interno della struttura, ha prestato i primi interventi per stabilizzare la giovane. Nel frattempo, i genitori della 14enne hanno allertato il 118, richiedendo soccorsi più specializzati. Nonostante le cure iniziali, le condizioni della ragazza sono peggiorate rapidamente mentre si trovava all’interno dell’ambulatorio medico del parco. Vista la gravità della situazione, è stato quindi disposto l’intervento dell’elisoccorso, che ha trasportato la giovane all’ospedale “Bufalini” di Cesena in codice di massima gravità.
Al suo arrivo in ospedale, la 14enne è stata ricoverata in prognosi riservata, con i medici che stanno monitorando attentamente il suo stato di salute. Sul posto, oltre al personale sanitario, sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione di Savio, chiamati per effettuare tutti gli accertamenti del caso e comprendere la dinamica dell’accaduto.
Al momento non sono chiari i dettagli precisi della causa del malore. Le ipotesi più accreditate riguardano una possibile combinazione tra lo stress fisico provocato dalla corsa sulle montagne russe e l’effetto debilitante del caldo intenso, che in questi giorni sta caratterizzando la zona. Mirabilandia è una delle principali mete turistiche estive, molto frequentata da famiglie e giovani, e dispone di strutture mediche di primo intervento, ma questa volta la situazione si è rapidamente aggravata, richiedendo un trasporto urgente in ospedale.