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Malato di Hiv faceva sesso occasionale con più donne, una è stata infettata: arrestato

Il 39enne brasiliano è stato arrestato e sottoposto ai domiciliari in attesa del processo. Avrebbe esposto al possibile contagio anche altre tre donne, tutte quante conosciute sui social network. Da due anni non assumeva più la terapia antiretrovirale per poi riprenderla saltuariamente nel 2018 e poi sospenderla definitivamente, esponendosi così al pericolo di aumentare la carica virale della malattia.
A cura di Biagio Chiariello
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I carabinieri di Rimini hanno arrestato un brasiliano 39enne con l'accusa di aver infettato con l'Hiv una ragazza con la quale aveva avuto dei rapporti sessuali non protetti e per averne esposto volontariamente al virus altre tre. Secondo quanto ricostruito, il sudamericano pur essendo consapevole della propria malattia, aveva smesso di seguire la terapia antiretrovirale e allo stesso tempo si era messo a cercare inconsapevoli partner occasionali su siti per incontri online. Oltre alla ragazza riminese con cui viveva, gli accertamenti dei militari hanno permesso di risalire ad altre tre donne, conosciute tramite alcuni social, le quali, ignare dello stato di salute dell'uomo, hanno confermato di aver avuto rapporti sessuali non protetti con l'indagato.

Arrestato dai carabinieri di Rimini

Il 39enne ha proseguito a cacciare le vittime in Rete fino a quando la convivente ha scoperto di essere positiva all'Hiv e sconvolta si è rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia. Al termine dell'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli, nei confronti del sudamericano è stata chiesta e ottenuta la misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Rimini, Manuel Bianchi, e, nel corso della perquisizione dell'abitazione dell'uomo residente nel cesenate, è stato sequestrato il Pc utilizzato per contattare le donne sui social. Gli inquirenti ora stanno analizzando le conversazioni online per tracciare la rete delle relazioni del 39enne e individuare altre potenziali vittime dall'untore con le quali potrebbe già aver avuto rapporti sessuali non protetti. L’uomo infatti dal 2017, non assumeva più la terapia antiretrovirale per poi riprenderla saltuariamente nel 2018 e sospenderla definitivamente da ormai oltre un anno, esponendosi così al pericolo di aumentare la carica infettiva della malattia.

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