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Luca Catania, potrebbero essere del 46enne scomparso i resti umani trovati nel Savonese

Potrebbero essere proprio di Luca Catania, il 46enne carabiniere, marito e padre, scomparso da Savona quattro anni fa con la sua arma di ordinanza, i resti rivenuti nel bosco del savonese. Le ossa, infatti, sono state ritrovate per caso da alcuni cacciatori a pochi passi dall’abitazione dei genitori di Luca. Ritrovati sulla scena anche un orologio, uno zainetto e una pistola. Sul caso andrà in onda un servizio di Chi l’ha visto nella puntata del 29 gennaio.
A cura di Angela Marino
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Potrebbero essere proprio di Luca Catania, il carabiniere scomparso da Savona quattro anni fa, i resti umani ritrovati nel bosco a pochi passi dall'abitazione dei genitori del 46enne. Sulle spoglie rinvenute accanto a una pistola, un giubbotto, un orologio e un piccolo zainetto sono stati disposti esami medico legali per stabilire a chi appartengano i resti e qual è stata la causa della morte. La macabra scoperta è avvenuta per caso, quando alcuni cacciatori si sono imbattuti nelle ossa in una zona boschiva. Esami saranno eseguiti anche sulla pistola ritrovata sulla scena, che sarà confrontata con l'arma di ordinanza che il giorno della scomparsa il carabiniere aveva portato con sé.

Mentì alla moglie prima di sparire

Luca, era scomparso il 7 ottobre 2016 da Magliolo, in provincia di Savona, dove viveva con la moglie, di fatto l'ultima a vederlo prima che si allontanasse per sempre da casa, intorno alle 8:30 del mattino. A destare sospetto, quel giorno, furono le bugie raccontate da Catania alla moglie, cui disse che sarebbe uscito per un servizio in borghese, e ai colleghi dell'Arma, a cui giustificò l'assenza dal lavoro con un presunto malore. Quel giorno, Luca uscì di casa con l'arma di ordinanza, ma senza il telefonino, i documenti e il portafoglio.

Un marito e un padre stimato

A sporgere denuncia di scomparsa fu la moglie di Luca, che precisò che l'uomo non si sarebbe mai allontanato da casa. Volontari e militari e tre unità cinofile dei carabinieri lo cercarono dappertutto, ma senza esito. "È  una persona equilibrata che adora moglie, figlio e lavoro" dicevano i colleghi.  Figlio dell’ex sindaco di Magliolo, Catania era conosciuto e stimato in paese. “Siamo davvero preoccupati e non riusciamo a capire i motivi del suo allontanamento e della sua scomparsa – disse l'allora sindaco – Ci eravamo visti e salutati l’altro giorno, tutto bene, tutto normale, tutto regolare insomma…Mai avrei potuto immaginare una cosa del genere". Al momento è ancora presto per fare ipotesi sull'identità dei resti di Magliolo, tuttavia, quanto alla causa della morte non si esclude l'ipotesi del suicidio. Accanto al cadavere, tuttavia, non sono stati ritrovati né biglietti né lettere di addio.

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