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Treviso, lite con l’ex nuora e compagno per vedere la nipotina: 55enne colpito da proiettile in testa

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, la vittima sarebbe andato a casa dell’ex nuora per protestare e chiedere e di vedere la bimba ma ad affrontarlo ha trovato il nuovo compagno della donna che è anche suo nipote, e che per tutta risposta, dopo un altero verbale a distanza, ha impugnato una pistola e gli ha sparato ferendolo gravemente.
A cura di Antonio Palma
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Ci sarebbe una lite familiare per l’affidamento di una bimba di 5 anni dietro la sparatoria avvenuta ieri a Treviso, nel quartiere di Borgo Capriolo, dove è rimasto gravemente ferito un 55enne trevigiano, Joco Durdevic, ora ricoverato in fin di vita all'ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto da parte degli inquirenti, la vittima, raggiunta da un proiettile alla testa, sarebbe andato a casa dell’ex nuora per protestare e chiedere e di vedere la bimba ma ad affrontarlo ha trovato il nuovo compagno della donna che è anche suo nipote, Branko Durdevic, e che per tutta risposta, dopo un altero verbale a distanza, ha impugnato una pistola e gli ha sparato.

Il 55enne Joco Durdevic è crollato a terra, in una pozza di sangue, dove poi è stato soccorso dai sanitari del Suem 118 che sono riusciti a stabilizzarlo e a caricarlo in ambulanza per il trasporto in ospedale. Nel frattempo il 36enne, che ha premuto il grilletto dal balcone di casaverso la strada senza nemmeno scendere, si era dileguato fuggendo a piedi. Nei suoi confronti la polizia ha fatto scattare  una caccia all’uomo che si è conclusa poi durante la notte con la sua cattura. Il trentaseienne ha preferito consegnarsi spontaneamente alla polizia nella tarda serata di lunedì. Ora è in sttao di fermo.

Parallelamente continuano anche le indagini per ricostruire la vicenda da cui  è sfociata la sparatoria. Tra i due uomini protagonisti del fatto di sangue infatti pare ci fossero già vecchie ruggini che la lite sulla bambina avrebbe solo accentuato. "Chi pensa di trasformare la città in un far West ha sbagliato città. Chiederò controlli a tappeto su tutte le assegnazioni. Non c’è più margine per tollerare violenza e regolamenti di conti, sono chiamato a tutela le persone per bene che vivono negli alloggi comunali e Ater" ha dichiarato il sindaco di Treviso Mario Conte.

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