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Covid 19

I guanti monouso costano troppo a causa del Covid-19, l’appello: “Prezzi folli, vanno abbassati”

Durante l’emergenza Coronavirus non è cresciuto solo il pezzo delle mascherine, ma anche quello dei guanti monouso. Per questo motivo le direttrice delle residenze sanitarie per disabili della Fondazione Stella Maris chiedono alle istituzioni di intervenire per calmierare i prezzi, ritenuti ormai “folli”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Quasi tutti ricorderanno la difficoltà di reperire le mascherine durante il lockdown. E, allo stesso modo, anche dei guanti monouso. I cui prezzi, inevitabilmente, sono lievitati a causa dell’altissima richiesta e della non altrettanto elevata offerta. Un problema che ora si ripercuote su chi i guanti li deve usare necessariamente. Per questo motivo le direttrici delle residenze sanitarie per disabili della Fondazione Stella Maris, centro d’avanguardia per la diagnosi, l’assistenza, la riabilitazione e la ricerca scientifica nel campo della neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, rivolgono un appello a tutte le istituzioni. Proprio per chiedere di intervenire ed evitare che i prezzi siano così alti e che sia così difficile reperire i dispositivi sanitari.

L'appello: calmierare i prezzi dei guanti

Michela Franceschini, direttrice della Fondazione Stella Maris di San Miniato (Pisa), spiega: “Prima della pandemia una confezione da 100 guanti costava 2,50-3 euro, ora come minimo superano i 12 euro e molto spesso superano i 14 euro a confezione. Un prezzo folle per chi, come noi, una confezione non dura nemmeno mezza giornata”. Graziella Bertini, direttrice della Rsd di Montalto di Fauglia, aggiunge: “Il governo giustamente ha calmierato il prezzo delle mascherine, vista la spirale al rialzo continuo dei prezzi. Perché non imporre un prezzo calmierato anche per i guanti? Siamo in balia di un mercato che sta speculando su un presidio necessario per chiunque si occupi di assistenza”.

L'invito ad aiutare chi ne ha bisogno

Per questo motivo viene rivolto un appello alle istituzioni, con la richiesta di intervenire per evitare ulteriori speculazioni sulla vendita dei guanti monouso. Ma l'appello non si rivolge solamente alla politica: “Chiunque abbia nei magazzini guanti acquistati prima del lockdown li metta a disposizione delle strutture che ne hanno davvero bisogno, quello delle residenze sanitarie per disabili e assistenziali è un settore che va tutelato da quanti cercano di fare affari moltiplicando il prezzo di questi presidi”.

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