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Giada morta a 22 anni cadendo dal balcone, autopsia conferma il suicidio: l’ex ha cercato di salvarla

Sul corpo della 22enne morta a Bosa sarebbero state rivenute ferite compatibili con quanto ricostruito finora. La ragazza sarebbe caduta dal parapetto del terrazzino in maniera verticale, probabilmente dopo che si è spezzata la cintura con la quale l’ex ha tentato di salvarla.
A cura di Antonio Palma
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L'autopsia sul corpo di Giada Calanchini, la 22enne precipitata dal terzo piano dell'abitazione dell'ex fidanzato nel centro di Bosa, in provincia di Oristano, conferma l'ipotesi del suicidio. L'esame post mortem, condotto oggi all'istituto di medicina legale di Nuoro dal medico legale, ha confermato in pratica la versione dell'ex fidanzato della giovane che avrebbe assistito alla tragedia impotente cercando anche di salvarla all'ultimo momento senza però riuscirci.

Sul corpo della 22enne sarebbero state rivenute ferite compatibili con quanto ricostruito finora. La 22enne sarebbe caduta dal parapetto del terrazzino in maniera verticale, probabilmente dopo che la cintura alla quale si era aggrappato il ragazzo per trattenerla si è rotta. Il 25enne infatti aveva già raccontato di aver cercato di afferrarla dopo aver capito che faceva sul serio e che aveva intenzione di mettere in atto l'estremo gesto annunciato poco prima.

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Il ragazzo ha detto di aver afferrato Giada per la cinta dei pantaloni prima che fosse troppo tardi ma questa sarebbe spezzato fra le sue mani facendo precipitare la 22enne romana da un'altezza di 15 metri che si è rivelata fatale. Un volo verticale che escluderebbe quindi la spinta.

Una versione a cui la famiglia di giada ha creduto fin dal primo momento. Il ragazzo è indagato dai pm per istigazione al suicidio, ma in realtà e un atto formale per potergli permettere di nominare un suo consulente per gli esami irripetibili come l'autopsia e per permettere  gli accertamenti sull'immobile sequestrato e sui telefonini.

"L'ho guardato negli occhi, per capire cosa è successo e assolverlo: non è stata colpa sua, la loro storia era finita male, già era stato complicato l'ultimo anno fra di loro. Io gli credo. "Adesso è distrutto, disperato per tutto quello che è successo. Non si riprenderà più" ha dichiarato  il padre di Giada.

In casa del ragazzo, già posta sotto sequestro dalla Procura di Nuoro, nei prossimi giorni saranno svolti ulteriori accertamenti investigativi così come su cellulari anche non sembrano esserci sospetti di alcun tipo.

"Nicola è assolutamente collaborativo così come lo sono i genitori di Giada, vicini al ragazzo che piange ininterrottamente da quattro giorni" ha detto all'ANSA l'avvocato del 25enne, rivelando: "Né noi né la famiglia di Giada abbiamo nominato consulenti di parte per l'autopsia, siamo tutti assolutamente convinti che si sia trattato di una disgrazia. Una tragedia che ha investito sia Giada, una ragazza innamorata di Bosa e di Nicola tanto da non riuscire a concepire la sua vita senza quell'amore durato anni".

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