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Firenze, 20enne denuncia: “Costretta ad assumere cocaina e stuprata in strada”

In manette un ragazzo somalo di venti anni, riconosciuto dalla giovane che ha denunciato di essere stata violentata. L’uomo avrebbe aggredito e violentato la ragazza in strada a Firenze, costringendola anche ad assumere cocaina per vincere le sue resistenze.
A cura di Susanna Picone
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Alcune sere fa una ragazza di venti anni sarebbe stata aggredita, costretta ad assumere cocaina e violentata in strada a Firenze. È stata lei stessa a denunciare quanto accaduto e poi riconoscere un ragazzo presunto responsabile della violenza. Un giovane di venti anni, di nazionalità somala e in Italia come richiedente asilo, che è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto da parte della polizia. Si chiama Ibrahim Ali Hanad ed è già noto alle forze dell'ordine per i reati di rapina, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e reati relativi alla droga.

La vittima ha riconosciuto il presunto aggressore – La vittima, una ragazza italiana, avrebbe riconosciuto il suo aggressore tra un gruppetto di stranieri che stazionava in piazza Indipendenza a Firenze. La giovane avrebbe avuto la certezza della sua identità dopo essersi avvicinata al gruppo, con la sciarpa sul viso per non essere riconosciuta e in compagnia del suo ragazzo. A questo punto la coppia ha chiesto aiuto alla polizia, che ha di conseguenza fermato il presunto violentatore.

La violenza in piazza della Libertà a Firenze – Nei giorni scorsi la ragazza aveva denunciato l'accaduto ai carabinieri, dicendo di essere stata violentata intorno alle 23 in piazza della Libertà, a Firenze, dal pusher col quale si era appartata per comprare dell'hashish. I due si erano incontrati in piazza Indipendenza e poi, allarmati dalla presenza di una volante della polizia, si erano spostati in piazza della Libertà. A quel punto il ragazzo avrebbe tentato un approccio sessuale: lei avrebbe resistito e così lui l'avrebbe drogata costringendola ad assumere della cocaina per vincere le sue resistenze. La denuncia è scattata la mattina successiva, quando la ragazza si è recata in ospedale. I medici che l'hanno visitata hanno riscontrato la presenza di escoriazioni nella zona dell'inguine, giudicate guaribili in sette giorni.

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