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Dramma a Corleone, Miriam nasce morta. Lo strazio dei genitori: “Si poteva salvarla?”

Il dramma della piccola Miriam, nata morta il 14 dicembre all’ospedale di Corleone, in Sicilia. La bimba era perfettamente sana e formata ma durante il tracciato cardiotocografico compiuto sulla mamma prima di entrare in sala operatoria i sanitari si sono accorti che il feto non aveva più battito. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’indagine per il reato di aborto colposo e già è stata eseguita l’autopsia. Oggi il funerale della bambina.
A cura di Ida Artiaco
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È nata morta dopo una gravidanza giunta a termine senza problemi. Dramma a Corleone dove i genitori della piccoli Miriam sono disperati dopo il decesso della neonata, avvenuto lo scorso 14 dicembre all'ospedale cittadino. Già l'autopsia è stata effettuata sul corpicino della bambina e la Procura di Termini Imerese ha deciso di aprire un'inchiesta per fare chiarezza quanto successo. "Perché nostra figlia non è stata fatta nascere prima, con un parto cesareo, visto che la gravidanza era giunta abbondantemente a termine? È stato questo ritardo ad esserle fatale? Si poteva salvarla?", sono le domande che si stanno ponendo i genitori di Miriam, una ragazza di 21 anni e un ragazzo di 29.

Stando a quanto riportato dalla stampa locale, la bimba era perfettamente sana e formata ma qualcosa è andato storto e la piccola è morta. La data della presunta nascita era fissata al 6 dicembre ma la mamma non aveva alcun sintomo così su consiglio dei medici dell'ospedale di Corleone si era presentata in reparto a giorni alterni per i controlli di rito, l'ultimo dei quali si è svolto il 12 dicembre, appena quattro giorni prima della tragedia. In quella occasione un medico ha tranquillizzato la coppia di genitori sul fatto che non avrebbero dovuto preoccupasi di nulla. Poi, sabato 14 dicembre, è stato loro annunciato che quel giorno avrebbero potuto finalmente dare il benvenuto alla piccola. Ma durante l'esecuzione del tracciato cardiotocografico i sanitari si sono accorti che il feto non presentava più i battiti cardiaci. L’ecografia ha infatti confermato dramma: si è trattata di una morte endouterina fetale.

La giovane mamma è stata subito ricoverata e le è stato indotto il parto. Alle 20:30 Miriam è venuta al mondo morta. Subito sono arrivati i carabinieri, chiamati dal personale interno al reparto. I militari, che poi hanno sequestrato tutta la documentazione clinica, hanno invitato il padre a sporgere formale denuncia-querela, cosa che ha fatto l’indomani presso la locale stazione. Così la Procura di Termini Imerese, con il Pubblico Ministero Annadomenica Gallucci, ha aperto un procedimento penale per il reato di aborto colposo con relative iscrizioni nel registro degli indagati: i nominativi dei sanitari sotto inchiesta però non sono stati ancora comunicati alle parti offese. Il magistrato ha quindi disposto l’autopsia sul corpicino del feto, che è stata compiuta nei giorni scorsi presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo, e che dovrebbe aiutare gli inquirenti a rispondere ad alcune domande sulla morte di Miriam, in particolare andrà verificato se la decisione di non procedere con un cesareo nonostante si fosse ormai arrivati alla 42esima settimana di gestazione abbia inciso con la situazione di sofferenza fetale. L'esame autoptico ha comunque già confermato che la bimba era sana e molto grande: il feto pesava quattro chili e mezzo ed è per questo che aveva difficoltà a nascere spontaneamente. E mentre oggi sono in programma i funerali della neonata, è arrivato anche un messaggio da parte dell'Asp di Palermo: "Siamo vicini al dolore dei genitori ai quali porgiamo le più sentite condoglianze. L’Asp di Palermo, di cui l’Ospedale “Dei Bianchi” di Corleone fa parte, ha subito avviato un’indagine interna , attraverso il servizio sicurezza dei pazienti e rischio clinico. Non appena saranno acquisiti tutti gli elementi di valutazione, saranno tempestivamente comunicate le risultanze di tale indagine".

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