video suggerito
video suggerito

Dodicenne violentata a Sulmona, c’è un terzo indagato: 17enne accusato di aver filmato la vittima

Si allarga la delicata inchiesta sulle violenze sessuali ai danni di una ragazzina appena dodicenne a Sulmona, in provincia dell’Aquila che vede già indagato un 14enne e un 18enne. Sul registro degli indagati un 17enne accusato di aver ripreso la vittima durante le violenze.
A cura di Antonio Palma
57 CONDIVISIONI
Foto di repertorio
Foto di repertorio

C’è un terzo indagato per la violenza sessuale ai danni di una ragazzina appena dodicenne a Sulmona, in provincia dell'Aquila. Si allarga dunque la delicata inchiesta che vede già indagati due ragazzi, due cugini della vittima, uno appena maggiorenne e l’altro di 14 anni. Minorenne è anche il terzo indagato finito sul registro della procura dei Minori dell'Aquila che indaga sui fatti insieme alla procura della Repubblica di Sulmona.

Il terzo indagato è un ragazzo di 17 anni che deve rispondere, al pari degli altri due, dei reati di violenza sessuale e revenge porn. L’adolescente in particolare è accusato di aver ripreso la vittima durante le violenze subite e di aver prodotto almeno uno dei video degli abusi sessuali finiti poi su un gruppo WhatsApp nell’estate scorsa.

Proprio dai video diffusi sull’app di messaggistica gli investigatori sono risaliti al nuovo indagato. In tutto sarebbero circa una quarantina i ragazzini segnalati finora e non è escluso che nei prossimi giorni alcuni di loro possano aggiungersi alla lista degli indagati. Le indagini infatti vanno avanti analizzando proprio telefoni, tablet, computer e memorie digitali degli indagati, sequestrati nei giorni scorsi, al fine di chiarire chi abbia prodotto il materiale visivo, chi ne ha avuto accesso e chi poi ha divulgato i filmati.

Secondo quanto ricostruito finora, le violenze sarebbero iniziate quando la vittima aveva appena 10 anni. Convinta da uno dei due ragazzi già indagati ad andare con lui, la minore sarebbe stata aggredita, abusata sessualmente e filmata. Quei video sarebbero poi stati utilizzati per ricattare la ragazzina costringendola a subire continui e ripetuti abusi sessuali nel corso degli anni.

Come in un incubo senza fine, la minore ogni volta sarebbe stata abusata a turno e filmata nuovamente con la minaccia di divulgare i filmati se non avesse taciuto. Quando a luglio uno dei video è finito su una chat di Whatsapp, però, la ragazzina ha deciso di raccontare tutto a un parente facendo scattare la denuncia e le indagini.

"La bambina è fortemente provata sente un forte senso di umiliazione, di frustrazione, piange, ha detto di sentirsi ferita, violata soprattutto nell'animo" ha spiegato il legale della famiglia. “Il mio assistito si dice estraneo alle accuse così come contestate” ha dichiarato invece il legale del 14enne.

57 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views