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Coronavirus, milanesi contagiati dopo la vacanza a Mykonos: “Dall’Ats nessuna risposta”

Francesco, uno dei dieci ragazzi rientrati dalla Grecia (Mykonos), contatta Fanpage.it per segnalare la lunghissima attesa fatta di silenzi da parte di Als e Ats Lombardia per effettuare un tampone dopo aver saputo che diversi suoi amici sono risultati positivi al Coronavirus. “È assurdo che in una regione come la Lombardia – ha detto Francesco – abbia tale organizzazione nonostante migliaia di decessi”.
A cura di Francesco Bunetto
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Una comitiva di 10 ragazzi provenienti dalla Lombardia contattano fanpage.it per segnalare la lunga attesa da parte di Ats di Milano. Alcuni di loro risultano positivi dopo la vacanza in Grecia, altri aspettano ancora una risposta da parte dell'Ats Lombardia: "È  assurdo che una regione come la Lombardia si faccia attendere così tanto per un tampone e dopo ben 4 giorni il nostro arrivo dalla Grecia – commentano i ragazzi – siamo stati in contatto con tantissime persone e ora chissà dove sono".

Vacanza da dimenticare

Francesco, contatta fanpage.it per segnalare la mancanza di assistenza da parte di Ats Milano dopo decine di chiamate in merito alla loro situazione. Dopo la vacanza in Grecia, alcuni di loro rientrano positivi al Coronavirus, altri invece attendono riscontro da parte degli enti preposti. "Siamo tornati dalla Grecia ha detto a fanpage.it Francesco, uno dei ragazzi della comitiva – una persona del nostro gruppo è risultata positiva insieme ad altri due ragazzi, che abbiamo visto in maniera occasionale. Eravamo un gruppo di circa 10 persone e siamo rientrati tra il 10 e il 13 di agosto.  Un nostro amico – continua – che era con noi,  è rientrato il 12 (agosto) e il 13 mattina ha fatto il tampone privatamente che è risultato poi positivo".

"Siamo male"

Dopo aver saputo l'esito del tampone dell'amico rientrato a casa, la comitiva si è subito allarmata e alcuni di loro, hanno avvertito dei sintomi strani. Male alla gole, stanchezza, ma non pensavano minimamente che potesse essere il Coronavirus."Insieme alla mia ragazza – continua Francesco –  e un'altra coppia di amici siamo rientrati il 13 pomeriggio su Milano e abbiamo iniziato ad avvertire sintomi che quando sei a mare a tutto abbiamo pensato tranne che al Coronavirus, abbiamo pensato di aver preso un po' troppo sole e basta, semplicemente un po' di stanchezza.  Continua – Quando sono arrivato a casa ho misurato la temperatura ed era a 37.7, mi sono subito attivato, sia per segnalare i miei sintomi e che il nostro compagno di viaggio era risultato positivo. Abbiamo provato a sentire l'Asl, l'Ats di Milano il numero verde, ecc, però non abbiamo avuto grandissime risposte".

"L'Asl ritarda il tampone"

La mattina successiva al rientro dalla Grecia, Francesco è riuscito a parlare con un medico e ha comunicato che avrebbe richiesto l'esecuzione del tampone. "Ho avvisato via mail  l'Ats di Milano spiegando tutta la situazione e in tutta risposta ci è stato detto dall'Ats  che per fare il tampone lo deve richiedere il medico di base e io gli ho detto che il medico di base il 14 di agosto, ho provato a chiamarlo, ma non mi risponde. Successivamente ci ha richiamato l'Ats di Milano dicendoci che il tampone prima di lunedi o martedi non se ne parla a farlo, è impossibile farlo, intanto – comunicano – di stare a casa, in isolamento fiduciario, però non hanno attivato procedure di contact tracing. Conclude – "È  assurdo che una regione come la Lombardia si faccia attendere così tanto per un tampone e dopo ben 4 giorni il nostro arrivo dalla Grecia – commentano i milanesi – abbiamo viaggiato in un volo con 200 persone e ora chissà dove sono"

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