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Auto prende fuoco a Genova, sotto choc il 20enne sopravvissuto: “Sono morti i miei amici”

Il tragico incidente di sabato notte a Genova. Guido Grassi, un imprenditore di 68 anni, e Bruno Lauria, un giovane di 23 anni della provincia di Caltanissetta, sono morti carbonizzati nell’Alfa Romeo su cui viaggiavano. Stavano ritornando da un locale in cui il ragazzo lavorava come cameriere. Unico sopravvissuto è Giuseppe, 20enne che è riuscito a uscire in tempo dall’auto.
A cura di Susanna Picone
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Ha visto l'Alfa Romeo su cui viaggiava bruciare e i suoi due amici rimasti all’interno, intrappolati, senza possibilità di liberarsi. “Sono morti i miei amici, sono morti i miei amici”, avrebbe urlato fuori da quell’auto diventata un inferno Giuseppe, l’unico sopravvissuto del tragico incidente di Genova di sabato notte. Giuseppe, venti anni, stava seduto dietro, mentre i suoi due amici sul sedile anteriore. Entrambi, Guido Grassi di sessantotto anni e Bruno Lauria di ventitré anni, sono morti carbonizzati. Guido Grassi era un imprenditore genovese. Come altre volte aveva trascorso il sabato sera in un locale del levante genovese, "il Sette". A fine serata si era offerto di riaccompagnare a casa Bruno Lauria, giovane cameriere di San Cataldo (Caltanisetta) e il suo amico e compaesano Giuseppe, di venti anni. Sulla dinamica dell’incidente stanno lavorando gli agenti del reparto anti-infortunistica della polizia municipale. Secondo quanto ricostruito, un centinaio di metri dopo l'incrocio con via Timavo l’uomo alla guida dell’Alfa ha perso il controllo dell’auto ed è finito contro lo spartitraffico che porta alla fermata dell’autobus. L'auto ha fatto un volo di decine di metri e si è ribaltata e incendiata.

Sotto choc il ragazzo sopravvissuto – "In quei momenti non mi sono accorto di nulla, mi sembrava solo di volare", il racconto sotto choc del sopravvissuto. Dopo la carambola e il ribaltamento, lo scoppio: "Un boato tremendo – le parole riportate da Repubblica di Marco Rossotti, ex volontario della Croce Rossa – sono subito sceso e ho visto la carcassa della macchina in mezzo alle fiamme. Con me sono intervenute altre due persone, non so come abbiamo trovato un estintore ma non ha funzionato subito. Dentro c'era il ragazzo che urlava, noi gli gridavamo di liberarsi, di provare a uscire che l'avremmo aiutato, ma non ce l'ha fatta. Abbiamo provato ad aprire la portiera ma ci ha investito un calore insopportabile. L'altro ragazzo invece era già fuori, i carabinieri hanno cercato di calmarlo, era fuori di sé”. I Vigili del Fuoco intervenuti sul posto, dopo aver spento le fiamme, hanno trovato i corpi carbonizzati di Guido Grassi e di Bruno Lauria. Gli uomini del 118 invece hanno portato al pronto soccorso del San Martino il ventenne sopravvissuto. “Ora come faccio a dirlo a mia sorella?", avrebbe detto durante la corsa al pronto soccorso: il suo amico Bruno era il fidanzato della sorella.

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