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Brindisi, due anni dalla morte di Melissa Bassi: “Ferita che si riapre ogni secondo”

È il papà della 16enne uccisa davanti alla scuola Morvillo-Falcone a ricordarla nel secondo anniversario della sua scomparsa. Presente il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini: “Non possiamo rassegnarci all’idea che anche a scuola si possa morire, a causa di un gesto individuale e folle”.
A cura di Susanna Picone
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Sono trascorsi due anni dall’attentato compiuto da Giovanni Vantaggiato a Brindisi, dinanzi alla scuola Morvillo-Falcone. Una bomba esplose quando gli studenti stavano arrivando a scuola e uccise una ragazza, la 16enne di Mesagne Melissa Bassi. Altre compagne rimasero ferite. E oggi, a due anni dall’attentato, Brindisi ha voluto ricordare Melissa. Presente nella scuola teatro dell’attentato anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, che ha detto quanto sia necessario ricordare e non rassegnarci all’idea “apparentemente razionale che anche a scuola si possa morire, sia pur per un gesto folle, individuale”. “Credo che sia importante la testimonianza del ministero, quindi mia – ha proseguito Giannini – di fronte agli studenti, di fronte alla famiglia, perché noi dobbiamo guardare al futuro e assicurarci che la scuola sia e continui a essere un luogo di vita che dà sicurezza fisica e psicologica, che dà inclusione sociale e culturale e che dà condizioni di apprendimento, le tre caratteristiche tutto sommato semplici ma anche difficili da realizzare in una società sempre più vittima di questi episodi”.

Anche Mesagne ricorda Melissa Bassi – Al termine della cerimonia di commemorazione ha parlato anche Massimo Bassi, il papà della ragazza uccisa: “La ferita della morte di Melissa si riapre ogni mattina, ogni secondo”, così alla presenza degli studenti e delle autorità. Massimo Bassi, insieme al ministro e a Veronica Capodieci (la studentessa che nell'attentato rimase ferita più gravemente), ha deposto un mazzo di girasoli, i fiori preferiti da Melissa, davanti alla stele che è stata apposta nel luogo in cui si trovava la studentessa di Mesagne quando esplosero le bombe piazzate da Vantaggiato. Il papà della vittima ha spiegato di non cercare vendetta, ma di sperare che in Appello la condanna sia confermata (in primo grado Vantaggiato è stato condannato all’ergastolo). E ha spiegato il perché dell’assenza della mamma di Melissa: “Mia moglie non riesce a tornare qui, in questa scuola”, “ho provato a convincerla ma ha detto di no”. Oggi si ricorderà Melissa Bassi anche a Mesagne: alle 18.30 ci sarà  una messa, poi la fiaccolata, e l'intitolazione del parco del Cillarese. “Sarà una giornata di ferite che si riaprono. Ringrazio tutti quelli che si ricordano di Melissa, saranno sempre lodati, e sempre una cosa bella per noi”, ha detto ancora suo padre.

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