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La morte di Sissy Trovato Mazza

Addio a Sissy Trovato Mazza: morta l’agente ferita da un colpo di pistola

La poliziotta penitenziaria finita al centro di un caso di cronaca nera che dura da due anni è venuta a mancare a seguito di una grave complicazione. Ha esalato l’ultimo respiro nella casa di famiglia a Taurianova, insieme ai suoi cari. Sissy Trovato Mazza era in stato vegetativo irreversibile a causa di un proiettile esploso da mano ignota mentre era in servizio.
A cura di Angela Marino
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Sissy Trovato Mazza, la giovane agente della polizia penitenziaria ridotta in stato vegetativo da un colpo di pistola, è morta a seguito di una grave infezione. È successo alle 21 e 10 di sabato 12 gennaio nella casa di famiglia a Taurianova (Reggio). Le condizioni della ragazza, da due anni disperate, si sono aggravate nel corso delle ultime quarantotto ore, tanto che la giovane era stata ricoverata in rianimazione al vicino ospedale di Polistena, dove i medici hanno preso atto del decorso infausto dell'infezione e acconsentito a farla tornare a casa dove ha esalato il suo ultimo respiro. Ne dà notizia a Fanpage.it i la sorella Patrizia e il comitato civico Sissy La Calabria è con te, nella persona di Jo Pinto. I funerali si terranno lunedì 14 gennaio, alle ore 15, nella chiesa Maria SS delle Grazie a Taurianova.

Sissy, 28 anni, era stata sorpresa da un colpo di pistola esploso da mano ignota nel vano dell'ascensore dell'ospedale civile di Venezia, dove era in servizio esterno. Il proiettile le ha trapassato la parete cranica riducendola in stato vegetativo. Per due anni Sissy ha lottato eroicamente, aggrappandosi alla vita, ma dopo interventi chirurgici e complicazioni di ogni sorta il suo corpo ha ceduto. È attesa nelle prossime ore la decisione riguardo ai funerali. Le indagini per il suo caso – inizialmente trattato come tentato suicidio e poi virate sulla tesi dell'aggressione da parte di terzi – potrebbero ora orientarsi su una nuova ipotesi investigativa: omicidio. Prima di venire colpita da quel proiettile Sissy aveva ingaggiato una vera e propria battaglia contro gli abusi in carcere. Sissy era in servizio all'istituto di pena femminile della Giudecca di Venezia. Proprio tale scenario, che fa da sfondo alla tragedia è stato oggetto di inchieste giornalistiche e servizi televisivi.

In queste ore, intanto tutta la comunità di Taurianova piange la giovane concittadina e servitrice dello Stato. "Non doveva finire così", "Rip guerriera", sono alcuni dei centinaia di commenti sono apparsi sotto il post che annuncia la morte della ragazza su FB, nel gruppo del comitato civico Sissy la Calabria è con te, dove si legge: "Tra le tante e tante stelle questa sera si è aggiunta un'altra che tra tutte è la più bella, illumina la Terra con quel sorriso radioso: questa nuova Stella ha un nome, si chiama Sissy La Guerriera". Cordoglio è stato espresso anche dal presidente da Alberto Lorenzin, presidente squadra di calcio in cui Sissy giocava come portiere, la Rambla. "Di lei non potremmo scordare mai il sorriso" ha detto a fanpage.it. La notizia della morte di Sissy è apparsa anche sulla Gazzetta dello Sport, che scrive: "Sissy era stata il portiere della Pro Reggina, vincitrice del primo campionato di Serie A femminile della storia, nella stagione 2011-2012" ricordando che "Prima delle gare di futsal femminile in programma oggi sarà osservato un minuto di raccoglimento".

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