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La morte di Sissy Trovato Mazza

Morte dell’agente Sissy Trovato, la collega: “Io non l’ho uccisa”. Detenuta a processo per calunnia

La collega dell’agente di polizia penitenziaria morta è parte lesa nel processo a carico di una detenuta del carcere di Venezia che aveva accusato la donna di aver uccido Sissy Trovato Mazza.
A cura di Antonio Palma
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Entra per la prima volta in un'aula di Tribunale, anche se indirettamente, il caso di Sissy Trovato Mazza, l'agente di polizia penitenziaria colpita alla testa da un proiettile mentre svolgeva il suo lavoro in servizio esterno all'ospedale civile di Venezia nel 2016 e morta dopo tre anni di agonia. Nei giorni scorsi infatti si è aperto il processo a carica di una detenuta del carcere femminile veneziano della Giudecca dove Sissy Trovato lavorava e che nel gennaio 2020 accusò una collega della poliziotta di averla uccisa.

Racconti che, secondo gli stessi pm, non sono avvalorati da nessun dato obiettivo e che per questo sono costati alla detenuta l'accusa di calunnia. La reclusa infatti all'epoca aveva raccontato alla comandante della Penitenziaria che un’agente le aveva confessato di aver ucciso Sissy "puntandole la pistola al collo e sparando". Partirono subito le indagini e all'agente venne tesa una trappola per cercare di farle dire la verità.

Durante un colloquio sul caso di Sissy Trovato, ascoltato da altri, l'agente disse la frase "io voglio solo morire". Da qui una vicenda che l'ha portata anche alla sospensione dall'incarico. "Mi fu sequestrata l'arma perché dissero che io quella mattina avevo detto che mi volevo uccidere, ma era una mia espressione: ‘vorrei morire per sapere la verità che uso sempre e alla quale non do peso. Da quel giorno mi ritrovai in ospedale per gesti autolesivi ma fui dimessa un mese dopo" ha raccontato ora la poliziotta.

"Quel giorno ero di servizio e un ispettore mi disse di andare a parlare con la detenuta che era molto aggressiva. Appena ho aperto la porta la detenuta mi ha aggredito: ‘io so che tu hai ammazzato Sissy o sei la mandante'. Le ho risposto "ma che cosa stai dicendo' e lei diceva ‘io so tutto e ti faccio male' " ha riferito ancora l'agente che è parte lesa nel processo.

"Non ho mai detto di averla uccisa. Con Sissy eravamo amiche e colleghe, abbiamo fatto anche una vacanza insieme a giugno 2016″ ha rivelato ancora la donna che, secondo chi ha indagato, la mattina della morte di Sissy Trovato non è mai uscita dal carcere. "Quella mattina ho bevuto il caffè con Sissy, poi i sono rimasta in infermeria fino alle 13e lei è andata in ospedale da sola" ha ribadito l'agente.

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